E Clinton mette in campo i Rolling Stones

L’ex presidente ha compiuto 60 anni due mesi fa, ma li ha festeggiati adesso per sostenere la campagna della moglie Hillary

da New York

Un birthday party di tre giorni. Bill Clinton, ex presidente degli Stati Uniti, ha celebrato il proprio sessantesimo compleanno e la campagna elettorale della moglie Hillary facendo le cose in grande. La festa è cominciato venerdì sera al Gramercy Park Hotel di New York ed è culminare ieri sera con il concerto dei Rolling Stones.
Questa festa di compleanno è lo specchio della personalità di Bill Clinton, tutto party e politica. E politica diretta in favore della moglie: Hillary in campagna per la scontata rielezione al Senato per lo Stato di New York, e in prospettiva, la sua - possibile - candidatura alla Casa Bianca per i democratici nel 2008. Il grande Bill Party arriva a puntino. In effetti, l’ex presidente ha compiuto sessanta anni più di due mesi fa.
Hillary e Chelsea, la figlia, hanno fatto le cose in grande. Un fine settimana di feste e ricevimenti: a partire da un affollato brunch, per transitare attraverso una cena di gala nel museo di storia naturale e culminare nel concerto dei Rolling Stones al Beacon Theater di Broadway. Tutto sotto gli occhi e la cinepresa del regista Martin Scorsese, che è al lavoro su una pellicola sulla leggendaria band britannica. Il compleanno di Bill Clinton è stato il 19 agosto, ma ha aspettato fino ad ora per mettere in piedi una festa alla quale, per partecipare, i 2.100 ospiti hanno sborsato un minimo di 60mila dollari destinati in beneficenza. Chi, poi, è stato disposto a versare mezzo milione si è aggiudicato un posto al tavolo del festeggiato e lo spettacolo degli Stones a pochi metri. «Mi emoziona l’idea che i miei amici, la mia famiglia e i Rolling Stones sostengano la mia fondazione» ha detto Clinton.
Tra gli invitati ci sono il miliardario Ron Burke; l’imprenditore Daniel Abraham il magnate della comunicazione di Chicago Fred Eychane e il fondatore di Gateway, Ted Waitt.

Presenti anche esponenti di spicco del Partito democratico, come il presidente del comitato nazionale, Terry McAuliffe e finanziatori come Haim Saban, ex proprietario dell’emittente Fox Family e il produttore e filantropo Steve Bing.

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