E la colomba della pace è tornata ancora indietro

II lancio di Ratzinger finisce come un anno fa

da Roma

Benedetto XVI, al termine dell’Angelus di ieri, ha ripetuto insieme a due ragazzi dell’Azione cattolica di Roma il gesto inaugurato ventun anni fa da Giovanni Paolo II e ha liberato due colombe bianche, simbolo di pace. L’occasione è la fine del «mese della pace», celebrato dai ragazzi dell’Acr, accorsi in massa in Piazza San Pietro. A loro, Papa Ratzinger ha parlato dell’importanza di «allenarsi» alla pace, «guidati dal grande allenatore che è Gesù». Una delle due colombe, appena liberata, è tornata indietro ed è rientrata nel palazzo apostolico: «Si vede che la colomba vuole rimanere con il Papa – ha scherzato Benedetto XVI – ma troverà la libertà».
Chi ha assistito alla scena di ieri, ultima domenica di gennaio, non ha potuto fare a meno di tornare con la memoria a un anno fa, domenica 30 gennaio 2005. In quella occasione Karol Wojtyla parlò per l’ultima volta alla finestra del suo studio prima del ricovero al Gemelli. Fu l’ultimo atto prima dell’inizio della grave malattia respiratoria che l’avrebbe portato alla morte due mesi dopo. Giovanni Paolo II era già influenzato, e aveva la voce roca, ma rimase esposto al freddo per quasi un quarto d’ora, sorridendo per la colomba bianca lanciata da un ragazzo che anche in quel caso aveva fatto dietro-front. Due giorni dopo, la sera di martedì 1° febbraio, Wojtyla veniva trasportato d’urgenza al Policlinico per una crisi respiratoria.

Sarebbe uscito dall’ospedale il pomeriggio del 10 febbraio e vi sarebbe tornato quattordici giorni dopo, per essere sottoposto a un intervento di tracheotomia. Rientrerà per l’ultima volta in Vaticano domenica 13 marzo.

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