da Milano
Artigiani in piazza contro la Finanziaria. Una infuocata assemblea di Confartigianato, convocata in via straordinaria nella giornata di ieri, ha stabilito «lo stato di mobilitazione della categoria». «Confermiamo il nostro giudizio negativo sulla manovra per il 2007 - recitava uno scarno comunicato diffuso ieri - siamo pronti a scendere in piazza con una serie di iniziative già a partire dai prossimi giorni».
Nel mirino degli artigiani le misure fiscali previste dalla revisione degli studi di settore e soprattutto laumento dei contributi pensionistici a carico dei lavoratori autonomi: «I nostri timori sono stati confermati - aveva detto nei giorni scorsi il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini - la Finanziaria si abbatte sui piccoli imprenditori con un impatto estremamente elevato». Secondo i calcoli di Guerrini «con la revisione degli studi di settore e gli interventi sulle pensioni gli artigiani pagheranno il 40% del totale dei sacrifici imposti alle imprese». Anche il tanto sbandierato taglio del costo del lavoro «che per le imprese vale 5,4 miliardi di euro - sottolinea Guerrini - è concentrato per il 25% soltanto su 600 imprese».
Confartigianato era stata una delle prime associazioni di categoria a denunciare la volontà del governo di «stangare» le piccole e medie imprese: «Adesso i nostri timori sono stati confermati.
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