E Franca Rame non trova «il momento giusto»

L a devastazione di corso Buenos Aires a Milano? «Non è stata un’operazione fatta al momento giusto». No, non parla un black bloc; neppure il «Disobbediente» Luca Casarini; neanche un supporter del Pdci che ha appena finito di urlare «10, 100, 1000 Nassirya». No. Parla una signora che potrebbe diventare senatrice della Repubblica. Parla la signora Franca Rame, candidata per l’Italia dei Valori. «Ma scusi - le fanno notare -, il leader del suo partito Antonio Di Pietro ha condannato senza mezzi termini gli scontri di Milano...». «Beh, non sarei stata così drastica», la sua risposta. D’altronde la signora Rame vive e si confronta con il premio Nobel Dario Fo.

Il quale, il giorno dopo la battaglia di corso Buenos Aires, ha dichiarato che «la polizia ha provocato gli scontri, l’ho visto in tv, i ragazzi hanno subito una carica pesante, brutale, mentre loro volevano far sentire solo la propria voce». Resta il dubbio: quando per la signora Rame è il «momento giusto» per mettere a ferro e fuoco una città?

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