E Gazprom promette più metano

da Milano

Ieri sono arrivate buone notizie da Gazprom. Il monopolista russo del gas ha deciso di pompare più metano verso l’Europa tramite i gasdotti Yamal-Europa, in Bielorussia, e Blue Stream in Turchia. Yamal-Europa ha una capacità di flusso molto inferiore ai gasdotti che solcano l’Ucraina ed è normalmente destinato a Polonia e Germania, ma può essere utilizzato per portare più metano nella rete complessiva per l’Europa.
Ancora ieri, però, l’importazione di gas russo in Italia era in calo. L’Eni ha reso nota una riduzione delle importazioni dell’8,1% con una quantità di metano non consegnato pari a 6 milioni di metri cubi, cioè l'1,4% dei consumi nazionali. Le previsioni sulla riduzione delle importazioni «sono tendenzialmente in aumento», sottolinea il gruppo, confermando che lunedì è mancato il 5,4%, pari all’1% dei consumi (meno 4 milioni di metri cubi), rispetto ai 74 milioni di metri cubi richiesti e previsti dal contratto.
L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha precisato che non saranno toccati i consumi delle famiglie: «Il ministero ha fatto bene i conti e, salvo imprevisti, si possono rassicurare le famiglie: non verranno toccati i consumi. Le riserve commerciali ammontano a 1,5 miliardi di metri cubi. Si cominceranno a intaccare le riserve strategiche verso la metà di febbraio - ha continuato l’ad Eni -, ma bisognerà convivere con il problema degli approvvigionamenti fino al 2007-2008».


«L’Italia - ha detto ancora Scaroni - non è vittima di una rappresaglia di Gazprom dopo il mancato via libera dell’Antitrust all’ingresso del gruppo russo in quello italiano. Lo dimostra il fatto che gli stessi tagli delle forniture che abbiamo noi li hanno la Francia, la Repubblica ceca e l’Austria».

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