Giorgio Albertazzi ama i borghi antichi della nostra città. Fra un recital e laltro che ama proporre (al «Nouvelle Vague», a Pegli) eccolo accoccolato, in una serata sotto le stelle, nellangolo fra i più suggestivi di Nervi, la «Marina di Capolungo», un pezzetto di terra sul mare, chiuso fra le rocce, con tante barche sbracciate dove ha sede la mitica società sportiva S. Ilario che festeggia i suoi sessantanni. Ci sono i cantautori genovesi su un grande muro, sotto la ferrovia: e Albertazzi approva con applausi fitti, quel Chicco Sirianni i cui testi e la cui musica lo hanno portato a vincere il premio della critica al festival di Recanati: «Che bravo - dice - musica e versi straordinari, un poeta davvero». Con Albertazzi cè anche Adolfo Margiotta, artista geniale, amico di Olcese, in attesa di andare con Celentano. Una serata musicalmente suggestiva. Non manca il maestro biotecnologo Marco Spiccio e altri cantautori verranno a festeggiare questi sessantanni. Contenti il robusto presidente Benvenuto, il vice presidente Carrea e ancora bella quella trattoria «Del Duca» che negli anni settanta rappresentava un «santuario» del mangiar bene. Albertazzi è rimasto fino alluna di notte.
TERRAZZA. Dopo la tradizionale processione in onore della Madonna di Montallegro (in prima fila Claudio Burlando, Alessandro Repetto, Luigi Grillo, Federico Bottino), via sulla grande terrazza di Maurizio Roncagliolo, presidente del consiglio comunale rapallese, a festeggiare il successo delle feste di luglio (oltre 40mila persone ogni sera a Rapallo, una nuova Rimini). Tavole imbandite, sotto le stelle, sullo sfondo il campanile della cattedrale, là verso il Castello, i fuochi strepitosi del maestro Salvatore Faenza («Le notti magiche di Faenza» ha detto qualcuno). Il top della politica locale si è piacevolmente abbuffata sulle tavolate preparate con cura e amore dalla consorte del presidente: torte gigantesche, champagne a fiumi. Curiosi ospiti; luomo di sinistra (si fa per dire) del Comune di Rapallo Nicola Costa, il sornione Fabio Broglia che non manca mai agli incontri che contano. Pimpante il sindaco Ezio Capurro, il suo vice Silvano Queirolo, la professoressa Arrighi, lingegner Ottonello, lo sportivo Walter di Carlo, e ancora Canessa e Bedini (ottimo «servitore» di champagne). E tante belle signore, dalla first Cristina, alle consorti (e quasi per alcune) dei vari assessori. Tutte eleganti, chicchissime, impegnate fra i «bigné» e gli zucchini ripieni. Il presidente medico Roncagliolo era molto soddisfatto: sulla terrazza sono nati i grandi progetti per il futuro.
Roncagliolo è luomo saggio, il mediatore della politica attuale ruentina. Grande esperienza passata, conoscenza dei meccanismi amministrativi politici, conosce e valuta gli uomini, amici e avversari.
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