Referendum? No grazie. Ecco la risposta che è rimbalzata da una parte allaltra della città tra domenica e lunedì mattina. Nei 1248 seggi della città di Milano, infatti, non solo i tre quesiti non hanno raggiunto il quorum, ma addirittura il numero dei votanti ha registrato 14 punti percentuali in meno rispetto al referendum del 2006. I numeri parlano chiaro: hanno votato solo il 34,89% dei milanesi (333.055 cittadini) per il quesito numero 1, che chiedeva labolizione del premio di maggioranza alla coalizione più votata alla Camera e il 34,88% per la domanda numero 2, sullabolizione del premio di maggioranza per la coalizione più votata al Senato. Molto più alto, anche se sotto la soglia di voti validi, il 37,34%, il numero dei votanti per il terzo quesito sullabolizione della possibilità del candidato di presentarsi in più di una circoscrizione. «Non ho mai pensato che si potesse raggiungere il quorum - il commento del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, secondo il quale «il referendum è stato svuotato del reale significato in quanto abbiamo fatto da soli le riforme, riducendo il numero dei partiti da 30 a 5».
Volendo comunque analizzare i voti ecco che compare la schiacciante vittoria del sì: per il quesito 1 vince labrogazione con il 73,18% contro il 26,82%, il quesito 2 ottiene percentuali simili: 73,35% sì contro 26,65% no, per il terzo si contano 87,49% sì, contro il 12,51% no.
Ecco allora che lindicazione della Lega Nord, che domenica scorsa a Pontida aveva invitato i suoi elettori a non ritirare le schede per il referendum, ma solo quelle per le provinciali, ha avuto gli effetti sperati. «La gente comincia a fidarsi delle indicazioni della Lega e segue le nostre indicazioni di voto» il commento di Roberto Calderoli.
Per le elezioni del presidente della Provincia, infatti, si sono recati alle urne il 45,21% dei milanesi per un totale di 451520 cittadini. Affluenza massiccia nel collegio Magenta, che si aggiudica il record con il 47,78%, molto scarsa a Certosa - Quarto Oggiaro con il 42,15% primo nella classifica dellastensionismo. Sul primo quesito, invece, è nel centro storico si registra il numero più basso di votanti della città, ovvero il 33,44% mentre la più alta a San Siro- Baggio- Trenno. La scheda beige totalizza numeri uguali: nel centro storico il record di minor votanti (33,44%), mentre San Siro - Baggio il numero più alto (35,4%).
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