da Washington
Nel testa a testa tra Barack Obama e Hillary Clinton lultima parola potrebbe spettare ai maggiorenti del partito democratico. La loro partecipazione alla convention che formalizza la scelta del candidato è di solito poco più che una passerella. Questanno le cose potrebbero andare diversamente.
Allappuntamento di agosto a Denver si presenteranno oltre ai delegati eletti nelle primarie i cosiddetti superdelegati, che rappresentano lestablishment del partito: ne fanno parte tutti i membri democratici del Congresso e del Comitato nazionale, ma anche governatori, ex presidenti, vicepresidenti e alti papaveri di Camera e Senato. Una parata di vip i cui interventi in genere galvanizzano la platea senza spostare lago della bilancia. Se però Obama e la Clinton si presentassero con un numero quasi uguale di delegati eletti, sarebbe di fatto la nomenklatura a scegliere il candidato.
Non senza problemi: centinaia di persone scelte dalla base non intenderebbero farsi scavalcare dallapparato di partito e perciò è probabile che i delegati chiedano ai superdelegati di adeguarsi alla scelta della maggioranza.
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