Sale operative roventi ieri sera a Milano. Dopo il doppio colpo di Eni e Fiat, che in due giorni hanno lanciato altrettanti bond sul mercato, le due maggiori banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit, stanno seriamente valutando lemissione di titoli subordinati, per rafforzare i rispettivi patrimoni. Si tratterebbe allo stesso tempo di unalternativa ai Tremonti bond che lo stesso Corrado Passera, ad di Intesa, ha definito non più urgenti solo qualche giorno fa, soprattutto perché molto cari.
Secondo indiscrezioni di fonte finanziaria, Intesa sarebbe vicina allemissione preliminare di un cosiddetto «Lower Tier 2»: bond assimilabile a capitale, benché di «bassa qualità», perché ai fini della solidità patrimoniale di una banca la capacità di assorbire perdite è molto limitata. Nello stesso tempo, dal lato del sottoscrittore sono considerati strumenti a basso rischi, dunque proponibili con una cedola relativamente bassa. Intesa starebbe pensando a un importo nellordine di 1-1,5 miliardi, valutando anche lipotesi di alzare la posta, se così si può dire, e passare direttamente a un «Tier 1».
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