E l’Italia risponde alla Coca Cola con il suo caffè

La storia della distribuzione automatica negli ultimi 60 anni in Italia s’intreccia con quella sociale. Una storia che ci ha trasformati da colonizzati in colonizzatori. L’Italia, infatti, è leader mondiale nel mercato delle «vending machine», tanto che il 60% del fatturato deriva dall’esportazione.
L’epopea della distribuzione automatica all’italiana inizia però con un prodotto di importazione: la Coca Cola portataci dagli americani nel 1945. La bevanda conquista gli italiani che cominciano a consumarla anche sul posto di lavoro. Di qui, nel 1953, l’installazione dei primi distributori automatici. L’innovazione apre la strada al genio italico, ed ecco che alcuni imprenditori cominciano a progettare e costruire le prime «gettoniere» e altri veri e propri distributori automatici made in Italy. Nel 1961 nasce il nostro primo distributore oleodinamico. Nel 1962 le «macchinette» debuttano alla Campionaria di Milano (dove nei prossimi giorni si terrà Venditalia 2008).
Se gli americani ci portano la Coca Cola, il nostro asso nella manica si chiama caffè, una bevanda da sfruttare anche per le vending machine. É proprio attorno a questo prodotto nasce l’industria italiana dei distributori automatici. Macchine che si prestano bene a essere installate sui luoghi di lavoro per permettere a tutti di godere momenti di relax assaporando la bevanda da «pausa» per antonomasia. Negli anni ’70 la storia della distribuzione automatica italiana si intreccia quindi con quella del lavoro e, addirittura, delle rivendicazioni sindacali.
Tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 il vending acquista, sia agli occhi dei consumatori sia a quelli dei legislatori, un’immagine di realtà autonoma nella distribuzione. Confida, l’associazione che raccoglie tutte le realtà economiche coinvolte nel settore, entra in Confindustria in qualità di socio aggregato e viene promossa una campagna pubblicitaria per migliorare l’immagine della distribuzione automatica. Anno dopo anno si registrano cambiamenti normativi che permettono di ampliare il raggio di utilizzo delle vending machine.

Negli ultimi anni gli operatori di questo settore hanno compiuto grandi sforzi nel campo dell'innovazione e della qualità. Acquistare un prodotto a un distributore automatico non è in contraddizione con l’interesse alla salute e la corretta alimentazione. Anzi, è il contrario. E un numero crescente di consumatori lo sa.

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