E il Lazio presenta un piano triennale

da Roma

Un piano articolato, che parte dalla riduzione dei rifiuti, passa ad un aumento della raccolta differenziata, per indicare le necessità impiantistiche della regione così da chiudere il ciclo dei rifiuti. È il progetto illustrato all’Assemblea regionale straordinaria dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, secondo cui la regione esce «dall’emergenza grazie ad una attenta gestione di un periodo transitorio da qui al 2011» per passare ad una gestione ordinaria.
Il dibattito non ha risparmiato critiche da parte dell’opposizione (che lo ha definito irrealizzabile) ma ha fatto ritrovare unità nella maggioranza dopo settimane di polemiche da parte della Sinistra. Marrazzo ha anche «tranquillizzato» il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha chiesto un prolungamento del commissariamento straordinario perché non ritiene il piano adeguato. «Roma ed il Lazio non corrono il rischio di Napoli e della Campania - ha risposto a distanza il presidente - perché c’è un piano rifiuti affidabile, nato da un confronto figlio di un percorso concertativo che consentirà una gestione dei rifiuti moderna, responsabile, rispettosa dell’ambiente».

Marrazzo ha promesso anche un aumento progressivo della raccolta differenziata nel Lazio nel periodo transitorio 2008-2011, ma ha precisato che sarà necessario «un ampliamento delle discariche per consentire lo smaltimento di 4,8 milioni di tonnellate di rifiuti».

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