«Tursi, ho perso l'aereo», o meglio ancora «Cercasi Merella disperatamente». No, non si tratta dei remake di alcuni famosi film. Queste sono le frasi che saltano alla mente di molti consiglieri della sala rossa pensando all'assessore al traffico. Mancano solo i volantini attaccati alle pareti del palazzo comunale con la sua foto segnaletica, corredati dalla scritta «wanted», ed il gioco è fatto. Già, perché da alcune settimane Merella è sparito come per magia, e tra i banchi della giunta non lo si sente più rispondere all'appello. Assente sì, ma con giustificazione a portata di mail. Mercoledì 20 settembre alle ore 14.20 a tutti i gruppi consiliari arrivò una lettera dell'assessore che recitava: «...al fine di adempiere a impegni di carattere istituzionale connessi a responsabilità di coordinamento in Commissioni a livello nazionale ed europeo, sono tenuto a partecipare, nel corso del corrente mese, a importanti incontri di lavoro fuori sede. Per questa ragione e mio malgrado non mi è possibile partecipare ai due prossimi consigli comunali». Assessore impegnato, assessore fortunato! Ma molti consiglieri d'opposizione non sono felici di vantare un «vip» tra i membri della giunta. «In un momento così delicato per quanto riguarda il traffico e la viabilità - tuona l'azzurra Raffaella Della Bianca -, è inconcepibile che Merella non sia presente durante le sedute nella sala rossa. E poi vorrei capire quali siano questi impegni così importanti a livello europeo ai quali deve presenziare. Mi sembra che debba venire prima l'interesse dei cittadini genovesi che in queste ultime settimane sono alle prese con problemi seri, quali ad esempio le strisce gialle o la soppressione della linea Volabus. Senza contare che nella lettera l'assessore parlava di assenza per due sedute, ma siamo già a metà ottobre e di lui non si è avuta ancora notizia». L'assessore però nella mail scritta al presidente Guastavino e a tutti i gruppi consiliari porge le sue più sentite scuse: «...nello scusarmi per queste involontarie assenze, vorrei comunque confermare la mia piena disponibilità nei confronti dei singoli consiglieri a fornire loro, se necessario, ogni chiarimento, informazione sulle attività connesse alla mia delega; ovviamente qualora fossero presentate iniziative volte a ottenere materiale, chiarimenti, informazioni su atti o pratiche del mio assessorato, sarà mia cura fornirle con sollecitudine o affidare ad un mio collega l'incarico di fornirle eventualmente nel corso del Consiglio Comunale».
La patata bollente è passata tra le mani di un «sostituto» senza volto e senza nome, che per sua fortuna non ha ancora incontrato i comitati del ponente genovese scesi in piazza, anzi su strada, per dire no alle strisce gialle. «Ho fatto un'interrogazione urgente proprio su tale spinosa problematica ma non mi è ancora stata messa all'ordine del giorno - continua la Della Bianca -. Che il Comune si neghi e non risponda ad una così importante esigenza è un fatto singolare. Le strisce gialle sono state fatte per far cassa e non per incentivare l'uso dei mezzi pubblici.
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