da Roma
Abbiamo delineato la «scuola del futuro», esagera il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni. «Parto felice con passaggi dolorosi», dice con sobrietà il ministro dellUniversità e della Ricerca, Fabio Mussi, affermando solo di aver «posto le basi per una svolta». Le misure della Finanziaria investono Scuola, Università e Ricerca e i toni utilizzati dai due ministri per illustrarle tradiscono obbiettive differenze. Per la scuola ci saranno circa 370 milioni di euro in più sui fondi del ministero, un risparmio di oltre 400 milioni di euro questanno (un miliardo a regime) con la lotta agli sprechi e 250 milioni di euro in tre anni per ledilizia scolastica. Due miliardi di euro in più nel triennio sono invece previsti per la Ricerca; solo 157 milioni andranno a finanziare le borse di studio per gli studenti universitari e 147 sono stati recuperati per ledilizia universitaria. Le perplessità denunciate dalla Cgil sulla scuola e dello stesso Mussi riguardo il permanente «stato di sofferenza dellUniversità» si aggiungono alle forti critiche già espresse dalla Cdl (Gasparri, di An, ha parlato di «macelleria sociale). La presidente ulivista della commissione Istruzione del Senato, Vittoria Franco, ammette che ora si dovrà cercare «di migliorare i provvedimenti per lUniversità in Parlamento».
La scuola di Fioroni. «Una Finanziaria seria che è riuscita a dare alla scuola certezze e sicurezze per la quotidianità, gli investimenti ci sono sia sul fronte del precariato che su quello delledilizia scolastica. Non credo che si possa parlare di macelleria sociale, la verità è che la Cdl è in preda a una svolta da pulp fiction». Fioroni ha sottolineato «lassunzione in tre anni di 150mila nuovi docenti e 20mila precari amministrativi, tecnici e ausiliari». La «stella polare» dei provvedimenti «è stata lautonomia», per cui il ministero attribuirà direttamente alle oltre 10.300 scuole 2 miliardi e 700 milioni di euro (a fronte dei 100 milioni del passato). Per gli insegnanti è previsto anche il blocco delle graduatorie permanenti dal primo gennaio 2010 e nuove regole per il reclutamento. Inoltre: obbligo scolastico elevato a 16 anni, con listituzione di un biennio unitario; libri di testo a noleggio e tetti di spesa per i libri del triennio; riorganizzazione dei parametri per gli insegnanti di sostegno; corsi di istruzione tecnica post-diploma ad alta specializzazione («svolta epocale» secondo il ministro); 30 milioni per linnovazione tecnologica.
La ricerca di Mussi. Soddisfatto con qualche sofferenza si è dichiarato il ministro dellUniversità e Ricerca, che ha sottolineato nella povertà di risorse per gli atenei anche alcune «novità straordinarie», tipo il blocco degli atenei telematici e delle convenzioni; il blocco della proliferazione di facoltà. Mussi ha assicurato che lintroduzione della terza fascia di docenza sarà invece affidata a un ddl parallelo alla finanziaria. Ci saranno anche crediti di imposta per gli studenti fuori-sede (fino a 2633 euro lanno per laffitto di una casa) e per i docenti (fino a 1000 euro per lacquisto di un computer). Ma intanto i professori universitari vedranno tagliati della metà i loro incrementi automatici biennali.
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