E nella notte vanno in pista i femministi

In queste Olimpiadi di Pechino molte cose passano in cavalleria, visto che gran parte delle gare si svolgono in orari in cui la maggioranza di noi è al mare, oppure lavora, o addirittura dorme. Sfortuna (loro) vuole che però c’è chi - come un collega qui in redazione - ha un bioritmo del tutto sfasato e dunque di solito va a dormire mentre noi cerchiamo le prime forze della giornata davanti a un cappuccino. Il collega, a cui va il merito di questa segnalazione, si è quindi sorbito anche le qualificazioni dell’atletica ed è incocciato in uno strano episodio durante le prime prove del lungo femminile. Protagonista un’atleta non italiana, ma soprattutto Franco Bragagna, il telecronista Rai che - all’ennesimo errore della suddetta - si è scatenato con uno sdegno davvero poco olimpico. Questo è il sunto: «Noi siamo qui per vedere le migliori, non si possono fare certi errori che ci privano dello spettacolo». Bragagna è andato avanti a lungo a imprecare contro la sventurata, e siccome appunto lei italiana non era, il collega si è chiesto il perché di tanto livore.

Non ho una risposta, gli ho detto, tranne che forse la presenza come spalla di Stefano Tilli. Lo stesso che dopo la gara dell’eptathlon ha detto: «Strano che facciano il giro del campo tutte insieme. Le donne di solito si odiano...». Femministi?

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