Hanno chiesto ad Angelo Trotta cosa lo avesse spinto a lasciare Napoli per Manchester: «Sarò sempre grato al Napoli perché ha dato a mio figlio la possibilità di arrivare in Nazionale, ma credo che la società non abbia capito la situazione. Marino è venuto e ci ha offerto briciole per canarini. Il City invece ci ha sottoposto un programma eccezionale». Mamma Michelina Trotta è stata ancora più esplicita: «A mio figlio hanno trovato un lavoro, studierà e imparerà linglese, sarà seguito da un tutor e accompagnato agli allenamenti. Al Napoli avevamo chiesto solo i rimborsi spese».
Diego Polenta ha sedici anni e viene dal Danubio di Montevideo. Il Genoa lo ha tesserato pochi giorni fa dopo averlo visto giocare nellUnder 15 strappandolo a Milan, Inter, Barcellona e Tottenham. Si aggregherà alla Primavera, ma lintenzione è inserirlo rapidamente in prima squadra, dicono sia un altro Paolo Montero. Finalmente un extracomunitario con un passato? No, perché il ragazzo ha parenti in un paese tra la Liguria e la Toscana, quindi ha passaporto italiano e in questo caso non scatta neppure la norma che impone alla società acquirente di trovare un posto di lavoro al padre.
Jonis Khoris invece è figlio di un marocchino clandestino. O almeno era figlio di un clandestino. Suo padre Mohammed faceva lambulante, cd e portachiavi di dubbia provenienza, lui invece prendeva a calci tutte le lattine che trovava per strada e faceva gol. A Roccella Jonica, Jonis è diventato un calciatore vero, ora gioca nella Reggina e il Comune ha assegnato alla sua famiglia, tre fratelli e mamma calabrese, un appartamento, anche se il padre continua tuttora la sua attività di ambulante. Però questanno Jonis Khoris è aggregato alla prima squadra e andrà in ritiro con Cozza e Brienza.
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