E nelle università inglesi scoppia la «guerra del burqa»

Alcuni atenei consentono alle ragazze islamiche di portare l'abito tradizionale. Altri istituti lo vietano per motivi di sicurezza e di libertà personale

Forti polemiche nel mondo accademico inglese per la scelta dell'università di Cambridge che ha deciso di concedere alle studentesse islamiche di indossare il velo, o addirittura il burqa sotto la feluca, durante le cerimonie di laurea.
Un portavoce dell'antico e prestigioso ateneo inglese ha spiegato che il permesso di indossarlo al posto della tradizionale toga sarà concesso «se la studentessa, durante il suo corso di studi l'ha indossato quotidianamente». Una decisione di segno completamente opposto rispetto a quella presa la scorsa settimana Invece, la scorsa settimana dal Burnley College, nel Lancaschire. Quell'ateneo ha imposto ad una delle sue studentesse, Shawana Bilqes, di togliersi il burqa, anche per una semplice questione di comunicabilità e sicurezza. La studentessa che ha definito il Burqa «una sua scelta personale e molto sentita» a preferito abbandonare l'istituto piuttosto che rinunciare al suo abito tradizionale. E rispetto a questo tipo di scelte i giornali inglesi si sono divisi così come l'opinione pubblica. C'è chi ritiene che allontanare le ragazze musulmane più tradizionaliste dall'educazione non aiuti a renderle più aperte.

C'è invece chi ritiene che l'integrazione passi, a priori, proprio dall'eliminazione di alcune barriere e tra queste il burqa. Nel dubbio le università e i College inglesi, che hanno grande discrezionalità nei regolamenti, dovranno fare le loro scelte, caso per caso.
Msac

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