Le perquisizioni. Le telecamere puntate. Pettegolezzi e perfidie su scala nazionale. È la gogna. E allora l’immobiliare Friza colpisce come birilli le ragazze di via Olgettina: le sfratta come pacchi pregandole più o meno gentilmente di sloggiare entro e non oltre otto giorni. Barbara Guerra, Marysthell, Nicole Minetti e le altre inquiline si sono trasformate nel giro di una settimana in appestate. Da cacciare senza tanti complimenti. Per addolcire la pillola, il padrone di casa ha inviato per ora un telegramma. Anzi, cinque telegrammi in cui si scrive che «è impossibile continuare il rapporto di locazione». Il motivo? È spiegato con una fucilata, anzi con una doppia fucilata. Punto primo: «Grave danno per l’immobiliare». Punto secondo: «Grave turbamento della tranquillità degli altri ospiti».
Tecnicamente, è una diffida. Lo sfratto dovrebbe arrivare subito dopo. La strada è segnata e la strategia è chiara: se la Minetti e le altre sgombrano, la partita è chiusa. Altrimenti, per dare loro scacco matto si ricorrerà al giudice. E si cercherà di dimostrare che quel che è successo ha sconvolto la quiete del palazzo, a due passi da Milano 2 e dal San Raffaele, e dunque le ragazze devono farsene una ragione. E preparare le valigie.
Barbara Guerra, showgirl già alla Fattoria, si rigira fra le mani il telegramma e contrattacca: «Figurarsi se me ne vado. Non ne posso più. Mi sembra di stare dentro un film. È stata una settimana terribile, l’altro giorno alcuni trans hanno pure cercato di picchiarmi. Ma darò battaglia. Io l’affitto lo pagavo e lo pago regolarmente. Con i miei soldi e non con quelli di Silvio. Fra l’altro 800 euro al mese per il mio appartamentino e non 1.300 come ho letto sui giornali. Ma non importa. Non mi arrendo». E Marysthell, la bellezza di Colorado café, quasi fa a pugni con l’inviata di Annozero.
Dunque, si andrà in tribunale. L’epurazione va avanti. La gogna pare inarrestabile. Sul palazzo è stato appiccicato un marchio indelebile: il «regno delle protette». I cronisti hanno preso d’assalto, come in una partita di rugby, il cancello di via Olgettina. E a quel punto al quartier generale della Friza hanno pensato bene di salvare in qualche modo la propria immagine. Tanto quella delle ragazze si era già bruciata in un altissimo falò. In effetti a scorrere gli articoli che a tonnellate sono stati pubblicati in questi giorni frenetici l’opinione pubblica dev’essersi fatta un’idea molto chiara. Anzi due: bionde e brune erano mantenute da Silvio, quello di via Olgettina è un condominio a luci rosse.
Vero? Falso? Si scopre che molte inquiline pagavano e di tasca loro. Insomma, il loro peccato originale è l’essere andate ad Arcore. Alla corte del Cavaliere. Basta. Basta e avanza. I loro nomi circolano nei verbali, le loro immagini si sovrappongono in un caleidoscopio impazzito a quelle del bunga bunga, di Ruby, di tutti gli altri protagonisti di questa storia.
Escort, attrici, showgirl, vittime e non, indagate o testimoni. Finite in mezzo a storie vere, verosimili o false, non importa. La sentenza è già scritta e ha la forma di un foglio di via. Non si va per le spicce di questi tempi. A via Olgettina fanno terra bruciata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.