E Ono rende onore al Maestrissimo

Con qualche sbavatura dirige «Una vita da eroe» di Strauss e la sinfonia de «I vespri» di Verdi

da Parma

Nell’Auditorium Paganini di Parma, per l’omaggio in musica ad Arturo Toscanini, è stato invitato il nipponico Kazushi Ono alla testa dell’Orchestra Filarmonica intitolata al Maestrissimo. Lunedì e ieri, sui leggii c’erano tre partiture particolarmente care a Toscanini: Sinfonia de I vespri siciliani di Giuseppe Verdi, Ultimi quattro Lieder e il Poema Sinfonico Una vita da eroe di Richard Strauss. Vita segnata dal coreografico alternarsi di strepitii guerreschi e abbandoni sensuali con Ono che sa scuotere l’orchestra piegandola a sfide sonore, il caso delle battute finali del Poema: un botto la cui onda d’urto viene subito compressa per la quiete finalmente raggiunta. L’orchestra si adagia così in una di quelle plaghe che Ono ama e sa ricreare. In Strauss c’era il grande gesto sonoro, s’è detto, è stata resa giustizia agli ingredienti di un Poema che non disdegna i toni da kolossal, ma tutto era in funzione di un distendersi pacifico, in prospettiva di un rasserenamento. Bella bacchetta quella di Ono, sul podio dei Wiener per l’ultimo concerto di Capodanno, ma i miracoli non li sa ancora fare. Così, è capitato che l’orchestra - che ovviamente risente di naufragi, scissioni e riaccorpamenti di una Parma evidentemente terra di fratture - perda in compattezza, sbandi salvo farsi riacciuffare dalle belle prime parti di turno. Ottima, ad esempio, la spalla dei violini, Mihaela Costea. Spinta eroica chiarita fin dall’attacco del concerto affidato alla Sinfonia de I vespri siciliani. Dell’epitaffio sontuoso e dolente di una civiltà qual è la collana dei Lieder di Strauss rimarrà impressa nella memoria quella sonorità opaca, che sa di nebbia, con cui apre il Terzo Lied, glutine sonoro che presto si scioglie nelle mani di Ono. Piacevolmente cullante Al tramonto, l’ultimo Lied: il fluttuare pigro di un’anima di cui si colgono tutte le vibrazioni. Il soprano Anja Kampe era d’una espressività molto contenuta.
Ieri, in mattinata, sempre a Parma, ha riaperto il Museo Casa natale Arturo Toscanini in borgo Rodolfo Tanzi. Museo restaurato e con un nuovo percorso espositivo. All’interno è stato allestito un ufficio delle Poste Italiane per l’annullo filatelico che raffigura il volto del direttore.

Riapertura del museo che si inserisce in testa alle manifestazioni volute dal Comitato delle celebrazioni di Parma, tra cui convegni, spazi museali destinati a ripassare la storia del suono riprodotto, concerti anche in coproduzione con la Scala.

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