«E ora Guido si metta al lavoro Con lui daremo servizi migliori»

«Adesso al lavoro!». Dieci e mezza di sera, il sindaco Letizia Moratti va a fare visita nella sede del Pdl di viale Monza, appoggiata ad una stampella. Incontra Guido Podestà insieme al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini nel suo ufficio da neoeletto e parlano per mezz’ora. Si complimenta con lui per aver conquistato la guida della Provincia e aver battuto con il 50,2 per cento dei voti il candidato uscente di Palazzo Isimbardi, Filippo Penati. E subito gli ricorda i doveri di neopresidente, ovvero quello di mettersi al lavoro. Il risultato di ieri per il primo cittadino è «una grande vittoria e una vittoria importante per i Comuni, la Provincia e per Milano, perché mettendo insieme le competenze della Provincia, dei Comuni e quindi anche del Comune di Milano possiamo dare servizi migliori ai cittadini, sostegno al reddito e una qualità di servizi che fino ad ora con la presidenza di Penati non c’è stata». Letizia Moratti fa riferimento al tema della sicurezza ed ad altre questioni altrettanto fondamentali per la vita dei cittadini.

Il sistema del ballottaggio però secondo la Moratti andrebbe cambiato. «Quello che dice il ministro Maroni è molto giusto. Quando c’è una certa percentuale che va a votare e un certo scarto che dà una vittoria netta, fare un ballottaggio significa solo spendere soldi in maniera inutile».

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