La mancanza di spazio è da escludersi, visto che Libero ha dedicato all’intervista ben due pagine. E da escludere è anche l’auto-censura, perché la «libertà» di cui il giornale evoca il nome è sempre stata uno dei cardini del modo di fare giornalismo di Vittorio Feltri. Eppure, mettendo a confronto i resoconti dell’intervista che il direttore editoriale di Libero ha reso coram populo qualche giorno fa ad un dibattito a CortinaIncontra, i conti non tornano. Sì, perché dalla versione più che ampia pubblicata ieri da Libero sono spariti proprio i passaggi cruciali, quelli che hanno stupito cronisti e pubblico: i timori di Feltri su un’eventuale nuova candidatura di Berlusconi a premier alle prossime Politiche; la speranza di Feltri che il Cav non diventi presidente della Repubblica, perché sai che ridere con le escort al Quirinale; gli apprezzamenti di Feltri al ministro dell’Economia Tremonti, che se punta a fare il premier al posto di Berlusconi in fondo che male c’è.
A colpire di più, leggendo Libero, è proprio la mancanza della battuta sulle escort al Quirinale, rilanciata la sera del dibattito - lo scorso 5 gennaio - dalle agenzie di stampa Ansa e Il Velino. La lettura sinottica delle due versioni è sorprendente. Ecco Libero: «Io non credo, e sinceramente non mi auguro – dice Feltri nella versione dell’intervista pubblicata dal suo giornale – che il prossimo presidente della Repubblica sia Berlusconi: anche se penso che con lui il Quirinale diventerebbe un luogo, come dire, più... divertente». Ed ecco invece cosa riportano, concordemente, l’Ansa e il Velino: «Spero che il prossimo presidente della Repubblica non sia Berlusconi: immaginate cosa potrebbe succedere, escort al Quirinale...». Tranchant il video dell’incontro di Cortina (visibile oggi in versione integrale su Class News alle 14,50 e alle 21,45): «Io non mi auguro che sia Berlusconi – dice Feltri rispondendo a Bartoletti – perché immaginate cosa succederebbe (risate) perché le escort al Quirinale (risate)...».
Non è la sola metamorfosi in senso buonista che le parole di Feltri hanno subito nel passaggio dalle cronache di siti e agenzie di stampa alle colonne di Libero. Anche sulla ricandidatura a premier di Berlusconi i toni sono diversi. E così mentre sul suo giornale Feltri si dice certo che nel 2013 il premier sarà ancora il Cav, per Dagospia «teme» («si, ha detto proprio così», annota il sito di D’Agostino) che il Cav voglia ricandidarsi. E poi Tremonti. Gli apprezzamenti sul ministro dell’Economia, nelle varie versioni, coincidono. Ma su Libero manca il passaggio sulle aspirazioni del ministro dell’Economia a diventare premier: «Tremonti ha il diritto come tutti di avere delle ambizioni. E che ambizioni può avere se non diventare premier?».
Feltri, intervistato dal Tg di La7, ha smorzato i toni sul premier, anche se ha ribadito che «al Quirinale si sentirebbe stretto. Se a Palazzo Grazioli – ha detto – certe cose sono tollerabili, al Quirinale no, le cose andrebbero maluccio. Io non rinnego nessuno – ha aggiunto replicando al Giornale, che lo ha accusato di aver cambiato bandiera – sono solo allarmato per giornalisti che spacciano per verità cose che si sognano la notte».
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