E ora Ronzitti frena sull’acquisto

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Paola Setti

Dicono che Mino Ronzitti si sia infuriato. Perché, si sarebbe sfogato «un conto è se la Regione spende soldi pubblici per un appartamento in cui poi si dice ai visitatori: su quel letto dormì Sandro Pertini. Altra cosa è comprare l’appartamento a fianco». E dicono che adesso potrebbe essere lui, il presidente del consiglio regionale sempre più che attento e rispettoso delle istituzioni, ad accogliere per primo la richiesta avanzata ieri da Gianni Plinio il capogruppo di An: una perizia urgente da parte di un esperto del Tribunale di Savona per accertare la congruità del prezzo dell’immobile.
Ieri Ronzitti ha preferito non fare dichiarazioni ufficiali, forse in attesa di acquisire maggiori informazioni. Se entrerà in possesso delle carte che anche Plinio sta cercando se ne vedranno delle belle. Sono le lettere inviate da carlo Azeglio Ciampi all’associazione Amici di Sandro Pertini: «Sembrerebbe che la stessa Presidenza della Repubblica oppose diniego alla richiesta di acquisto proprio a causa della eccessiva esosità del prezzo di vendita» svela il capogruppo di An.
Di qui la richiesta della perizia: «Dopo aver ristabilito la verità storica, ora va chiarita un’altra questione assai delicata e cioè la congruità del prezzo: 250mila euro di cui 180 mila solo per l'acquisto dell’immobile era già una cifra assai rilevante qualora si fosse trattato della casa natale di Pertini: ora riguardando un alloggio attiguo fatiscente e per di più da lungo tempo in vendita per mancanza di acquirenti è davvero una enormità».


L’appello è al presidente della giunta Claudio Burlando: «Mi auguro senta il dovere di dissipare ogni dubbio e sospetto. Diversamente mi vedrò costretto a richiedere chiarezza altrove, sollecitando l’intervento della Corte dei Conti e dell’Autorità Giudiziaria». E queste non sono cose che Ronzitti ritenga degne della Regione.

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