E Paloschi si scalda: «Voglio fare l’Inzaghi»

Meno uno a Genoa-Parma. Meno due alla fine del mercato. Ecco le scadenze che potrebbero cambiare, in positivo o in negativo, l'intera stagione dei rossoblù. Partiamo però dal mercato. Che come accade soprattutto per la sessione invernale diventa caldissimo quando si intravede lo striscione con su scritto arrivo. Dopo la mezza rivoluzione di gennaio, il presidente Preziosi sta cercando di battere gli ultimi colpi. In realtà sarebbe più corretto dire un colpo. Un fantasista. O un trequartista. A seconda dei punti di vista. Quello che mancherebbe per completare l'organico di mister Ballardini che nel suo schema preferito prevede proprio un giocatore alle spalle degli attaccanti.
Due le trattative possibili. Una italiana, l'altra straniera. Prima però c'è da risolvere il caso Kharja. Il capitano della nazionale marocchina ha già effettuato le visite mediche a Pavia per conto dell'Inter insieme a Pazzini, guarda a volte lo scherzo del destino, ma la trattativa è rimasta ad un punto morto. Il motivo? I problemi che il Sunderland pone all'Inter per il passaggio del ghanese Sulley Muntari. Infatti la formazione inglese vorrebbe inserire alcune clausole (le presenze del giocatore) per il riscatto a fine stagione del centrocampista ex Udinese. Riserve che la società di Moratti non vorrebbe accettare. È comunque solo questioni di tempo. Tutto si metterà a posto. E veniamo a chi potrebbe sostituire Kharja. La pista italiana porta il nome di Andrea Lazzari del Cagliari. Con Cellino i rapporti sono ottimi e c'è ancora da discutere la metà cartellino dell'attaccante Robert Acquafresca. Il nome estero è quello di Valter Birsa. Nazionale sloveno è in scadenza di contratto con l'Auxerre. Il suo approdo a Genova appare al momento più probabile a fine giugno quando il giocatore si libererà a parametro zero, visto che non vuol rinnovare con i francesi.
In uscita l'attaccante della Primavera Zigoni, in comproprietà con il Milan, è vicino al prestito fino a giugno al Frosinone in Serie B. Nelle ultime ore invece si sono fatte sempre più insistenti le voci che vorrebbero Jankovic lontano dalla Lanterna. Per il bosniaco ci sarebbe il pressing del Lecce, mentre per Mattia Destro si è fatto sotto il Cesena. Cessioni forse giuste considerando che con l'arrivo in casa Genoa di Floro Flores, Boselli e dell'ultimo attaccante ufficializzato Alberto Paloschi, gli spazi per i due sarebbero sempre più ridotti. «Al momento non sono ancora al massimo, ma una mezz'ora nelle gambe credo di averla», parole dell'ex punta del Parma. Che potrebbe esordire contro la società per la quale ha militato in questi ultimi due campionati e mezzo: «Se dovessi segnare comunque esulterei». Per uno che all'esordio in Serie A aveva impiegato meno di cinque minuti per realizzare, si preannunciava un futuro luminoso. Per molti era il nuovo Inzaghi: «Magari facessi solo la metà delle reti di Pippo - scherza Paloschi - non nascondo però che ci assomigliamo nel modo di giocare». Visto i problemi sotto porta che attanaglia la formazione di Ballardini tutti si augurano che il «nuovo Inzaghi» trovi subito la via del gol.

«Ed è quello che spero anch'io soprattutto per ringraziare la fiducia che la dirigenza genoana ha riposto in me». L'ultimo allenamento prima della rifinitura odierna ha confermato che Dainelli e Moretti sono abili ed arruolati per il Parma. Obiettivo? Inutile dirlo. I tre punti.

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