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E Pezzotta arruola la sua squadra tra i cattocomunisti
Il Pd continua a subire lerosione al centro, anche in Lombardia. E anche la corsa di Savino Pezzotta accelera questo processo. Il candidato dellUdc aspetta ancora un giorno prima di annunciare ufficialmente la squadra dei suoi sedici candidati - saranno resi noti domani. I nomi però cominciano a circolare, e danno anche lidea della linea che lex segretario generale della Cisl darà alla corsa sua e del partito che lo ha scelto come candidato presidente dopo la rottura di unesperienza amministrativa di tre lustri con Formigoni.
Come capolista regionale, quindi al numero due dopo lo stesso Pezzotta sarà Alberto Mattioli. Dirigente nellAzione cattolica, tre mandati a Palazzo Marino con il Ppi, è stato capogruppo della Margherita e vicepresidente della Provincia di centrosinistra. Dopo luscita dal Pd oggi ha aderito allAlleanza per lItalia di Francesco Rutelli. Candidati con Pezzotta anche Gianfranco Cucchi, di Sondrio, cardiologo, un passato da assessore dc alla Cultura, poi candidato a sindaco con unalleanza Ppi-civica, Cucchi è ex presidente provinciale delle Acli. Dalla Margherita viene un altro candidato, Antonello Giua, di Bergamo, esponente del Movimento per la vita e oggi del Movimento civico lombardo (gli ex Margherita mai entrati nel Pd). Iginio Bottani (della Rosa per lItalia) proviene dallarea nota a Mantova per limpegno ispirato allinsegnamento di don Primo Mazzolari. Un gruppo di candidati, dunque, collocabili nellambito del cattolicesimo politico democratico. Un mondo che ha fatto, politicamente, un percorso abbastanza chiaro dalla Dc al Ppi al centrosinistra (fino in certi casi alla Margherita), per poi tornare verso il centro, prendendo atto del fallimento del Partito democratico come fusione della cultura «riformista» (post-comunista) e cattolica, aderendo alla Costituente di centro.
Dai cattolici di sinistra alla Sinistra, Ecologia e Libertà, che ha reso noti i suoi candidati. La formazione guidata da Nichi Vendola (che compare in tutti i manifesti, anche a Milano, nellinedita personalizzazione «con Vendola») schiera come capolista a Milano Chiara Cremonesi, seguita da Mario Agostinelli e Bruna Aniasi. I Radicali intanto confermano la candidatura del regista Tinto Brass, schierato ai primo posti della lista - in un ordine alfabetico che vede in testa - coincidenza - la leader Emma Bonino. I Radicali raccoglieranno le firme anche al concerto di Vasco, con lassenso dello staff della rockstar.
Come capolista regionale, quindi al numero due dopo lo stesso Pezzotta sarà Alberto Mattioli. Dirigente nellAzione cattolica, tre mandati a Palazzo Marino con il Ppi, è stato capogruppo della Margherita e vicepresidente della Provincia di centrosinistra. Dopo luscita dal Pd oggi ha aderito allAlleanza per lItalia di Francesco Rutelli. Candidati con Pezzotta anche Gianfranco Cucchi, di Sondrio, cardiologo, un passato da assessore dc alla Cultura, poi candidato a sindaco con unalleanza Ppi-civica, Cucchi è ex presidente provinciale delle Acli. Dalla Margherita viene un altro candidato, Antonello Giua, di Bergamo, esponente del Movimento per la vita e oggi del Movimento civico lombardo (gli ex Margherita mai entrati nel Pd). Iginio Bottani (della Rosa per lItalia) proviene dallarea nota a Mantova per limpegno ispirato allinsegnamento di don Primo Mazzolari. Un gruppo di candidati, dunque, collocabili nellambito del cattolicesimo politico democratico. Un mondo che ha fatto, politicamente, un percorso abbastanza chiaro dalla Dc al Ppi al centrosinistra (fino in certi casi alla Margherita), per poi tornare verso il centro, prendendo atto del fallimento del Partito democratico come fusione della cultura «riformista» (post-comunista) e cattolica, aderendo alla Costituente di centro.
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