Era stato il più stringente e il più netto tra i leader dell’opposizione: Antonio Di Pietro non ha mai flirtato con Gianfranco Fini. E ora torna a bastonarlo: «Dopo Mirabello avevo chiesto che alle parole seguissero poi fatti concreti. Non mi sbagliavo. Perché in questi mesi tante parole sono state spese da Fini, ma di azioni coerenti, niente». Il leader Idv lo ha scritto sul suo blog, snobbando i «principi condivisibili» di cui parla Fini: «C’è ancora chi gli crede?». Una completa disillusione nei confronti del presunto salvatore del centrosinistra, a cui fa eco il solito mantra antiberlusconiano: «Sul caso Ruby presenteremo un’interrogazione - annuncia Di Pietro - per sapere se vi sia stato un abuso del potere del premier. Se le risposte non ci convinceranno, presenteremo una mozione di sfiducia: in quest’occasione peseremo le parole di Fini. Se lui ed il suo gruppo si tireranno indietro, dimostreranno, ancora una volta, la loro incoerenza.
Perché Fini e i finiani la domenica chiedono le dimissioni di Berlusconi per depravazione morale, il lunedì gli confermano la fiducia. Orsù, dunque, cominciamo a costruire un’opposizione seria, capace e intransigente, senza aspettare “San Fini” dal cielo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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