da Milano
Sono stati i nostri lettori, con molte mail, a segnalarci una «stranezza». Martedì sera, dopo il duello tv fra Silvio Berlusconi e Romano Prodi, sul sito del Corriere della Sera era possibile partecipare a un sondaggio on line per esprimere un giudizio sulla formula allamericana del faccia a faccia e, soprattutto, rispondendo alla domanda «Chi ti ha convinto di più?». Il dato era inequivocabile: il Cavaliere era in vantaggio sul Professore. Poco prima di mezzanotte avevano votato 39mila navigatori: il 48,7% delle preferenze era per il leader del Polo, il 47,3% per quello dellUnione. Con il passare dei minuti il vantaggio del premier cresceva: poco dopo mezzanotte era il 52% a dichiararlo vincitore della prima sfida allOk corral politico, a mezzanotte e mezza il 54,8%.
Ed ecco la sorpresa: il sondaggio veniva improvvisamente rimosso dalla pagina principale, sostituito da due titoli in grassetto che annunciavano «Prodi in vantaggio nel sondaggio Swg» (effettuato su 300 persone) e «Berlusconi-Prodi: sondaggio istituto Piepoli, leader dellUnione ha convinto di più». Dei 50mila che si erano presi la briga di accogliere linvito del Corriere esprimendo il voto, nessuna traccia; o almeno, così sembrava. Con un po di pazienza ecco che ritroviamo, grazie allaiuto informatico dei nostri lettori, il sondaggio ricollocato nel blog del Corrierone, alla notizia numero cinque, tra Berlusconi-Prodi: confronto aspro e Il Cavaliere e il Professore «blobbati».
Giusto il tempo per esprimere, alle 13, la propria preferenza, scoprire che il Cavaliere era volato a un incredibile 81,34% di consensi contro il 16,81% di Prodi (con ben 151.564 votanti), ragionare sul fatto che i sondaggi on line «non avranno un valore statistico e che si tratta di rivelazioni non basate su un campione elaborato scientificamente» (come ci catechizza il sito) ma che 81 contro 16 è quasi un plebiscito, distrarsi un attimo e non ritrovarlo più.
Sì, perché nella pagina del blog elezioni, la notizia numero cinque improvvisamente scompare. Avranno deciso di togliere i sondaggi dei lettori, uno pensa.
E il «plebiscito» pro-Cavaliere sparisce dal sito
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