Scuola e ricerca la centro del dibattito in consiglio regionale. Centrodestra e centrosinistra si sfidano a colpi di mozioni con laula del Consiglio che si trasforma anche in arena del tifo vista la presenza dei ricercatori precari dellIst e del Gaslini. Il tema di confronto è la riforma della scuola, la legge 133 che arriva nellaula di via Fieschi (non per la prima volta) e che scatena Alessio Saso (An): «Su questa norma avete portato in piazza anche bambini di sei anni. Cosa cè di più strumentale del fare manifestare bimbi inconsapevoli di quello che fanno». Replica di Moreno Veschi (Pd) con citazioni dei modelli Obama e Sarkozy da contrapporre a quello berlusconiano, «ci avete promesso il taglio dei baroni nelluniversità, in realtà stiamo assistendo al taglio dei precari» urla girandosi verso la platea in cerca di un applauso che non tarda ad arrivare. Cè poi Matteo Rosso (Fi) a cercare di fare chiarezza sullargomento in discussione, cita il Giornale parlando delle pagine spese nel tentativo di spiegare il vero obiettivo della legge e denuncia come i politici e gli opinionisti che chiedono agli studenti di scendere in piazza, mandino i figli in scuole private «che non si fermano come i nostri studenti, ma proseguono perché non chiamati allo sciopero».
Sulla protesta dei precari, che contestano gli articoli 46 e 49 della legge 133, maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo per un ordine del giorno: «Il ministro Brunetta ha già fatto delle aperture rispetto al governo Prodi ma la ricerca nel settore sanitario va comunque sostenuta» spiega Gabriele Saldo capogruppo azzurro.
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