E «Repubblica» pur di infangare si dimentica di informare

Per la serie «la macchina del fango» ecco che cosa ha fatto ieri la Repubblica: il giornale che fa sempre lezioni di morale e di moralismo, ieri ha inventato qualcosa

che non è mai esistito. Pagina 6, sotto un occhiello «i protagonisti», ci sono una serie di foto e sotto ognuna di quelle foto una didascalia-sommario. Una riguarda Vittorio Feltri e c’è scritto questo: «Il giornalista confessa Bisignani: “quando schioda Berlusconi

mi candido io”».

Oibò, i professori

di giornalismo

di Repubblica hanno sbagliato, e non di poco. Perché Feltri quella frase non l’ha mai detta. A dire

quella frase a Bisignani è stato Enrico Cisnetto riferendosi a Feltri.

La differenza non è poca, se ne renderanno conto anche

i giornalisti di Repubblica. Siccome se ne rendono conto,

è molto probabile che l’abbiano fatto apposta: chi vuoi che li smentisca, tanto? Loro scrivono notizie non vere, fanno associazioni di idee, deduzioni delle deduzioni: costruiscono una realtà parallela che serve

a trasformare in realtà le loro fantasiose ricostruzioni. Quello

di ieri è un esempio evidente: chiunque dei lettori di Repubblica abbia letto quella didascalia-sommario

si sarà convinto che quella frase attribuita

a Feltri sia vera.

Non

lo è, ma questo ai giornalisti dalla penna rossa del quotidiano

di De Benedetti non importa: devono dimostrare delle tesi, alla faccia dell’informazione libera

e soprattutto corretta che dicono di rappresentare.

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