E se ripartono i prezzi? Come cavalcare l’inflazione

L'inflazione sembra essersi dileguata. Il dato di giugno dell'Istat parla di un incremento dei prezzi al consumo in Italia dello 0,5% su base annua (il livello più basso dal 1968) mentre per l'eurozona si è addirittura toccato per la prima volta il segno meno (-0,1% rispetto al giugno 2008). Ma l'inflazione si sa è come un vulcano che da un momento all'altro può risvegliarsi e, di colpo, procurare profonde ferite alle tasche dei lavoratori e ai portafogli degli investitori. Chi teme questa eventualità è bene che allestisca un giardinetto finanziario che possa in qualche modo mitigare gli effetti di un brusco rialzo dei prezzi al consumo. Per farlo, senza ricorrere a strumenti sofisticati, può investire in fondi, etf e sicav specializzati sui titoli cosiddetti inflation linked (il cui rendimento è indicizzato ai prezzi al consumo) o, anche, direttamente, sui titoli collegati all'inflazione o ai buoni postali indicizzati al costo della vita. Con fondi, etf e sicav si ha il vantaggio di poter diversificare su decine di titoli anche modeste somme impiegate (bastano infatti da qualche centinaio fino a 5 mila euro). Scegliendo gli etf ci si garantisce inoltre un investimento molto più economico: il costo medio di un etf inflation linked non va oltre lo 0,25% su base annua contro l'1,0- 1,20% di un fondo comune specializzato omologo. In alternativa si può scegliere tra i diversi Btpei, il titolo di Stato che rivaluta il capitale rimborsato a scadenza e le cedole semestrali in base dell'inflazione dell'area dei Paesi che hanno adottato la valuta unica, misurata dall'Indice armonizzato dei prezzi al consumo (Iapc) con esclusione del tabacco. In questo caso il Btpei i 15.9.2014 riconosce un rendimento lordo annuo dell'1,65% che, al netto dell'inflazione europea, scende allo 0,52%: per assicurarsi un rendimento annuo al netto dei prezzi al consumo europei dell'1,60% bisogna optare per il Btpei 15.9.2035. Infine, ci sono i buoni fruttiferi postali (bfp), indicizzati al costo della vita italiana.

Rendono meno rispetto al Btpei ma si possono acquistare con 250 euro (mille per Btpei), senza spese né deposito titoli. E, se si vendono prima della scadenza, si incassaalmeno il capitale nominale con, a partire dal 18° mese, anche gli interessi maturati.

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