E sul web va forte il finto spot con Hitler deluso dall’iPad

Dice, vai su internet e ti connetti con il mondo. E invece no: la nostra psiche lo sa che non siamo mai così soli come davanti al computer (non per niente alla Ibm lo battezzarono «personal»). Ed ecco che, faccia a faccia con gli schermi delle tecnologie portatili e individuali, l’uomo hi tech torna troglodita.
Dopo la pornografia, i servizi e i siti che piacciono di più ai tecnomaniaci sono sempre quelli a tinte forti. Scene di guerra sanguinose, incidenti stradali disastrosi, la politica solo se vissuta da ultras, goliardate che risulterebbero pesanti anche in una caserma.
Perfino le figure storiche vengono rivisitate in questa chiave. Il caso dell’applicazione che scarica su iPhone un’antologia di discorsi di Mussolini, proprio come se fossero un video di Madonna, è tutt’altro che isolato. Su Youtube, il re dei siti di video su internet, un milione e duecentomila persone ha sghignazzato guardando una specie di spot al contrario che mostra un Hitler deluso dall’ultima novità in casa Apple, l’iPad. Si tratta di uno spezzone del film La caduta, in cui il Führer, interpretato da Bruno Ganz, urla inferocito contro i gerarchi che «quell’iPad poteva essere una rivoluzione invece è solo un iPhone più grosso» (ovviamente le battute sono aggiunte dai buontemponi autori del video). Per giunta l’altro estremo dell’Asse Roma-Berlino ci surclassa: gli spettatori del video su Hitler sono più di quelli che hanno scaricato i discorsi sull’iPhone. Che però, consoliamoci, sono a pagamento.
Scorrendo la classifica delle applicazioni che vanno più di moda sull’iPhone del resto, si trova ben altro. Tra quelle gratuite, la prima è un videgioco. Ma nei giorni di Natale, quando dovremmo essere tutti più buoni, in cima alla «top 25» c’era il «Pallaudio», una raccolta di rumori di fondo per far credere all’interlocutore al telefono che ci si trova in aeroporto oppure al supermercato, mentre magari si è da tutt’altra parte. Insomma, un utile ausilio alla menzogna.
Più in fondo in classifica non manca un programmino che permette di selezionare e dare un voto di gradimento a raccolte di foto di belle ragazze dai tratti orientali in costumi decisamente minimi. Naturalmente, «Asian hot babes» in classifica precede di tre posizioni «iMatematica», un software per lo studio della matematica.
Tra le applicazioni a pagamento invece, va di gran moda «Autovelox Plus», sesto posto in classifica, che promette, sulla carta, di fornire una mappa dei rilevatori di velocità e quindi evitare il multone per eccesso di velocità.

Quasi quasi è meglio l’applicazione al numero 8, palesemente goliardica: un programmino che, rievocando gli occhiali a raggi X venduti per posta negli anni ’80, promette di trasformare l’iPhone in uno strumento per mettere a nudo le donzelle di passaggio. E insieme a loro, la nostra scempiaggine.

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