E Toto (Air One) rilancia: pronto a salvare Malpensa

da Milano

L’offensiva di Air One su Alitalia non solo continua, ma coglie l’occasione di farsi alleato il Nord rilanciando sullo sviluppo di Malpensa. Il presidente e proprietario Carlo Toto, parlando a Cernobbio, si è detto convinto che «sarà una grande operazione», promettendo la coesistenza tra Fiumicino e Malpensa, e contando su «personale, management di alta qualità, già anche individuato». Tutto per un’Alitalia che sappia stare «sul mercato, con progettualità e management adeguati, doti che noi abbiamo. Ci si deve rendere conto - ha dichiarato Toto con gravità - che questo della privatizzazione è per Alitalia l’ultimo treno».
Parole forti, poi, verso personale e sindacati ai quali Toto si è rivolto: «Come si dice dalle mie parti, la festa è finita». Per poi addolcire i toni e osservare che «bisogna dare certezze» e che «i sindacati devono sempre sapere dove va l’azienda». Con i sindacati, ha sottolineato, «bisogna fare un buon accordo perché un buon accordo funziona con il consenso di tutti e non solo con quello di alcune sigle».
Toto ha espresso stima per il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, ma ha lasciato trapelare il suo scetticismo sul piano industriale che, ha lasciato intendere, è stato messo a punto in quanto necessario nell’attuale contingenza, ma che ha ben poche probabilità di essere realmente realizzato.
Quanto ai mille esuberi da affrontare, Toto ha sottolineato come esuberi nei piani industriali «ce ne siano sempre stati e sempre ce ne saranno. Non è colpa di chi arriva ma di quanto avvenuto prima. Inoltre va considerato che un esubero di adesso non è detto che tra cinque anni, se la compagnia svilupperà i suoi business, resti tale». Va ricordato che nel piano industriale presentato da Toto durante la gara per la privatizzazione, i tagli previsti erano oltre 2mila.
Il numero uno di Air One ha quindi aperto alla coesistenza fra Fiumicino e Malpensa: «Londra ha tre, quattro aeroporti, la Germania ha Francoforte, Monaco di Baviera e ormai anche Zurigo, quindi credo proprio che sia possibile per l’Italia avere due hub. È ovvio, è possibile e necessario che gli utenti del Nord Italia siano serviti come gli altri».
Toto ha poi lasciato la parola all’ad di Intesa, Corrado Passera, che ha particolarmente a cuore le corti di Air One; egli ha chiesto al governo «di decidere in fretta per la privatizzazione».

Passera - ricordiamo che Intesa ha il ruolo di finanziatore dei piani di Toto su Alitalia - ha ricordato come, per esempio, «non si è deciso ancora di chiarire i rapporti con Az Service» e ha poi ammonito: «Stiamo facendo perdere valore alla compagnia». Infine «spetta al venditore decidere: ma presto, perché non si può lasciare un’azienda in queste condizioni».

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