E in Turchia ascoltare Pavarotti diventa peccato: «È un infedele»

Marta Ottaviani

da Istanbul

«Togliete quella musica. Chi canta è un infedele...». L'infedele in questione è niente meno che Luciano Pavarotti. E chi ha pronunciato questa frase è Ergin Erenoglu, direttore del Coro della Radio Tv pubblica turca Trt. L'episodio risale allo scorso novembre. I componenti del coro si trovavano su un pulman, di ritorno da una tourneé in Grecia e stavano ascoltando un cd del celebre tenore. Secondo i suoi accusatori Erenoglu, improvvisamente, avrebbe asportato il cd dal lettore, definendo Pavarotti un «gavur» («infedele» ndr), mettendo al suo posto un cd di musica tradizionale turca.
Non è finita. Il musicista avrebbe anche risposto in malo modo ad alcuni componenti del coro, che si erano opposti alla sua scelta. Uno dei musicisti più anziani si è sentito dire che ascoltare Pavarotti equivaleva a essere un «traditore della patria».
Inutile sottolinere che, dalla fine di novembre, il clima all'interno dell'orchestra di Stato si è fatto sempre più rovente. Lo scorso dicembre 18 elementi hanno intrapreso un'azione legale contro il loro direttore. Ieri la situazione è precipitata. Alcuni musicisti hanno manifestato davanti alla sede della tv di Stato ad Ankara per chiedere la rimozione di Erenoglu. Eloquenti i cartelli dei dimostranti, che recitavano «Ascoltare Pavarotti non ci rende traditori della nazione» e «Vogliamo rispetto per l'arte e per gli artisti». La Trt, dal canto suo, ha fatto sapere che fin dal 24 gennaio è in corso un'inchiesta per accertare il reale svolgimento dei fatti.
Ma lo sconcerto rimane e l'episodio rischia di rappresentare l'ennesima, come dire, stonatura per l'esecutivo di Ankara. L'attuale dirigenza della Trt, infatti, è stata nominata dall'Akp, l’attuale patito di maggioranza, di cui fa parte anche il premier Recep Tayip Erdogan e che non ha mai nascosto la sua provenienza islamica. A questo va aggiunto un altro dato. L'attuale direttore generale della Trt, Ali Güney, è un membro della confraternita islamica «Nur» e nel suo passato c'è anche l'attività di imam in un villaggio della regione di Sakarya. Una beffa se si pensa che proprio da quelle parti, più di 80 anni fa Mustafa Kemal Atatürk iniziò la guerra di Indipendenza, che avrebbe portato alla nascita della Turchia moderna e alla straordinaria stagione di laicizzazione dello Stato.
Adesso si attende l'ennesima polemica politica. Con qualche imbarazzo da parte dell'esecutivo di Ankara, se si pensa che proprio «l'infedele» Pavarotti era stato uno degli ospiti d'onore al matrimonio di Bilal, figlio del premier Erdogan il 10 agosto 2003, e che si era anche esibito con comprensibile entusiasmo da parte del pubblico.


Il Chp, principale partito di opposizione, ha chiesto l'apertura di un inchiesta parlamentare. Berhan Simsek, deputato eletto nel collegio di Istanbul ha sottolineato che non si chiederà conto solo del comportamento del direttore d'orchestra Ergin Erenoglu, ma anche dell'operato di tutta la dirigenza della Trt.

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