E Veronesi spinge la Moratti: «I suoi progetti come i miei»

Il professore bocciato dal centrosinistra incontra il ministro: «Piena intesa sul futuro di Milano come città della scienza»

(...) Il programma si prepara a arrivare e è probabile che le idee del professore e del ministro entreranno ancora di più in sintonia. E anzi non è esclusa una collaborazione, come d’altra parte è avvenuto tra il Miur (il ministero di Istruzione, Università e Ricerca di cui la Moratti è titolare) e la Fondazione Veronesi. A Roma è stata firmata ieri un’intesa triennale con la Fondazione per diffondere nelle scuole un kit della scienza destinato a professori e studenti. «È una forma molto nuova di interazione tra il mondo della scuola e il mondo libero come quello della mia Fondazione, che ha come obiettivo l’introduzione e la diffusione del pensiero scientifico» spiega ancora Veronesi. Aggiunge: «Su questi temi ho trovato in Letizia Moratti un interlocutore molto disponibile e direi quasi entusiasta».
Insomma, la sintonia è forte e basata su temi concreti, a partire dal progetto Milano capitale della scienza. Nel mondo della Casa delle libertà la stima in Veronesi e nelle sue attività è sempre stata profonda e ricambiata, da parte del professore, con apprezzamenti verso iniziative del sindaco, Gabriele Albertini, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, il ministro della Sanità, Francesco Storace. Un’onestà intellettuale che Veronesi ha pagato con attacchi violentissimi da parte di numerosi esponenti della sinistra che non ne condividono idee e progetti. «Come candidato sindaco, sui temi che stanno a cuore alla Fondazione, Letizia Moratti ha posizioni molto vicine alle nostre» dice Veronesi.
A mancare all’appello è il sì a alta voce della Moratti e il ministro contribuisce a mantenere la tensione. «Si accettano scommesse» la sua ultima battuta a commento delle parole di Silvio Berlusconi, che ha previsto un suo sì per giovedì. Maurizio Lupi, vicecommissario cittadino di Forza Italia, chiosa: «Siamo certi che quella scommessa la vinceremo insieme, noi e la Moratti». Le sorti della Finanziaria sono ancora turbolente e nella notte tra lunedì e martedì gli scontri tra i ministri sono stati vivaci. Fino all’ultimo la Moratti ha continuato a spingere con colloqui e telefonate per avere i fondi che le servono per dare concreta attuazione alla riforma scolastica. Impossibile, ha spiegato più volte, presentarsi in campagna elettorale con le «armi spuntate». E infatti ha ottenuto molto, dal contratto per i professori agli stanziamenti per la scuola.


Oggi il maxiemendamento arriverà alla Camera, blindato con il voto di fiducia. La conferenza stampa di annuncio della candidatura è attesa per domani pomeriggio o per venerdì mattina, probabilmente al Piccolo Teatro, luogo simbolo della cultura e della storia milanese.

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