E dal vivo mostrano la forza di una «giovane» band

nostro inviato a Londra

Ma poi ci vuole un attimo. All’inizio, qui in questo capannone degli Elstree Studios alla periferia di Londra, i nuovi Queen sono quasi impauriti dalla responsabilità quando salgono su questo enorme palco con la passerella che arriva fino al centro del pubblico. Provano il concerto che porteranno anche in Italia (26 settembre a Roma e il 28 al Datch Forum di Milano) e da venerdì prossimo non ci sarà più appello: faranno debuttare le nuove canzoni davanti a un pubblico vero in Ucraina e buona fortuna. E così, durante i sette brani di questo mini showcase per addetti ai lavori (Fat bottom girl, Another one bites the dust, I want it all, I want to break free, Kind of magic, Shooting star e Cosmos rockin), il gruppo mostra grande abilità tecnica e, soprattutto, si appoggia alla sorprendente capacità di Paul Rodgers di dare nuova vita ai brani che hanno reso indimenticabile Freddie Mercury. Lui, piccolino e sorridente, si muove, canta, salta alla faccia dei 59 anni.

E Brian May schitarra alla sua maniera, pulita e grintosa e delicatamente vintage (mentre Roger Taylor fa il suo compitino alla batteria). Insomma, un gruppo da applaudire perché si è rinnovato senza precipitare nella nostalgia. E poi suona come si dovrebbe: cioè semplicemente benissimo.

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