Eads fallisce il riassetto in Germania

La crisi finanziaria e il deprezzamento del dollaro colpiscono Airbus e la sua controllante Eads, costrette ad abbandonare le trattative per la vendita di tre stabilimenti aeronautici tedeschi al gruppo OHB/MT Aerospace. Dopo mesi di discussioni Airbus e OHB non sono infatti riusciti a trovare un accordo. Per OHB è diventato più difficile trovare i capitali per l’investimento, mentre nel frattempo il cambio dollaro/euro è precipitato da 1,35 a quasi 1,60. Lo schema di vendita prevedeva che, in cambio di contratti di lavoro sui programmi Airbus, a partire dal nuovo aereo A350XWB, OHB ammodernasse gli stabilimenti, li rendesse più efficienti ed effettuasse investimenti condividendo i costi di sviluppo dell’A350. I nuovi contratti di fornitura prevedevano costi ben inferiori agli attuali e contratti in dollari. Le condizioni di mercato hanno reso l’operazione non più conveniente per OHB. Airbus ora cercherà nuovi acquirenti o soluzioni intermedie, come costituire una newco indipendente che gestisca gli impianti con cui poi tentare un’eventuale quotazione in Borsa o la vendita, ma non sarà facile e intanto spera di chiudere entro giugno la vendita di altri stabilimenti in Francia e Gran Bretagna. Ma il danno è pesante, il piano di riduzione costi Power 8 non potrà essere completamente attuato e Airbus dovrà sostenere di tasca propria investimenti, anche nell’A350, che sperava fossero effettuati da OHB.

Quantomeno Eads può consolarsi con la vendita di 14 aerocisterne alla Gran Bretagna, un contratto lungamente atteso che vale 16,6 miliardi di euro. Ieri Eads in Borsa ha guadagnato il 3%, spinta anche dalle voci di interesse da parte di un gruppo cinese a rilevare una partecipazione nella società.

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