Easy Int: così la nebbia verrà ridotta

da Milano

«Lotta al Pm10 e agli inquinanti dell’aria: verso nuovi strumenti legislativi e tecnologici». È il tema del convegno, che si svolgerà il 19 ottobre a Milano nella sala Bracco del Circolo della Stampa, organizzato da Easy International, l’azienda che sviluppa progetti in diversi settori: dall’ambiente all’energia, dalla sicurezza all’innovazione industriale fino alla pubblica utilità. «I contenuti e gli obiettivi del convegno - dice Michela Cocchi Bianchi, numero uno di Easy - sono l’inquinamento da caldaie e fonti fisse, le possibili soluzioni di principio, le novità sul piano normativo».
Lungo l’elenco dei partecipanti: docenti universitari, esperti del settore, luminari della medicina. Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, spiegherà che cosa ha fatto e che cosa ha in programma di fare la Regione. Easy International è una società giovane. Nata nel 2003, sviluppa progetti a 360 gradi in tutti quei settori dove le tecnologie avanzano di gran carriera. «Per questo - aggiunge Michela Cocchi Bianchi - ogni nostro progetto è coperto da un brevetto. Questo consente a Easy, con relativa sicurezza, di diffonderne il contenuto per svolgere quell’attività divulgativa fondamentale per l’attuazione del progetto stesso».
Per quanto riguarda l’ambiente Easy concentra attualmente energie e risorse sul fenomeno nebbia: «Sì - dice Cocchi Bianchi - vogliamo abbattere la nebbia. Almeno sugli aeroporti e forse anche lungo le autostrade. Per questo progetto possiamo contare su un investitore in Inghilterra. In fatto di sicurezza, infine, stiamo mettendo a punto una macchina che digitalizza le immagini destinata alle Poste». Uno studio condotto da Easy, infine, dimostra scientificamente quanto siano inutili le cosiddette «domeniche senza auto» nelle grandi città. L’inquinamento è dovuto alle caldaie civili. Il rimedio? Una sorta di marmitta catalitica per ogni impianto. Un solo esempio: a Milano vi sono circa 12mila impianti a gasolio e 13mila a metano. Una caldaia a metano inquina come 5 auto diesel, una caldaia a gasolio come 50 auto, una a olio combustibile come 160 auto e una biomassa come 180 auto. I conti sono presto fatti.

L’incidenza del riscaldamento è quindi preponderante rispetto al gas di scarico delle automobili nelle zone ad alta concentrazione abitativa. Al convegno del 19 il compito di indicare soluzioni e altre strade per la ricerca.

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