Un eccitante poliziesco con Denzel più sexy che mai

Maurizio Acerbi

Il mio migliore amico ha una prerogativa: è un film che interroga e fa discutere. Perché sono in tanti ad immedesimarsi nei panni dell'antiquario di successo Francois, uno con l'agenda sempre piena di appuntamenti ma che, un giorno, viene spiazzato da una scommessa lanciata da una sua socia. L'uomo, infatti, deve trovare, entro dieci giorni, setacciando nella sua schiera (apparentemente) numerosa di amici, quello che si può etichettare come il migliore e non solo a parole. Una sfida apparentemente facile ma che, con il passare dei giorni si trasforma in un’impresa. Francois (un sempre ottimo Daniel Auteuil) commette l'errore che fanno in tanti: confondere le conoscenze con le vere amicizie. Davanti ad una realtà per lui nuova, ecco che il protagonista inizia una sorta di apprendistato, di cammino di iniziazione verso un sentimento spesso confuso come può essere l'amicizia; ed è proprio in questa prima parte che il film si rivela davvero esilarante e mai sopra le righe. Ad accompagnarlo nella sua "missione" è un tassista, Bruno, che lo aiuterà educandolo. È facile immaginarsi come andrà a finire la commedia ma poco importa perché grazie alla solida regia di Patrice Leconte la pellicola non cade mai di tono, risultando molto godibile, intelligente, ben recitata; e come minimo, vi farà depennare qualche nome dalla vostra lista natalizia dei regali.
Dopo i pinguini di Happy Feet, nel week-end sono sbarcati, sul grande schermo, Boog ed Elliot a caccia di amici, in un cartoon all'insegna, anche questo, dell'amicizia. Uno, Boog, è un orso che vive in una simpatica cittadina, amorevolmente custodito da Beth, ranger che lo allevato come se fosse un bambino. Il grizzly, infatti, non fa altro che mangiare, dormire e guardare la televisione. Un giorno, però, sulla sua strada spunta il logorroico cervo Elliot che, suo malgrado, lo coinvolgerà in una pericolosa avventura che coinciderà con l'apertura della caccia. Sconfessando un certo recente filone che infarcisce i cartoon per bambini di contenuti ammiccanti anche per gli adulti, in questo caso l'impressione è quella di una favoletta esclusiva per i nostri figli (non che questo sia un male; anzi) con insegnamenti abbastanza espliciti che vanno dal valore dell'amicizia a quello dell'importanza della collaborazione. Qualche gag fa sorridere e la regia a sei mani è più ricercata ed attenta di altre pellicole similari.
Per i fan di Leatherface, è arrivato sugli schermi Non aprite quella porta: l’inizio che molto rivela della genesi del carnefice con motosega e grembiule da macellaio. Contariamente ad altri horror, qui, fin da subito, il pubblico viene investito da macabre esecuzioni e da sangue sparso in abbondanza. È vero che, gira e rigira, è sempre la stessa storia ma questa, almeno, ha una regia azzeccata e una sceneggiatura (limitatamente al genere) ben imbastita.
I film più visti a Genova dal 4 al 10 dicembre 2006.

1) Anplagghed al cinema; 2) Happy Feet; 3) Boog & Elliot a caccia di amici; 4) Il prescelto; 5) Non aprite quella porta: l’inizio; 6) The departed; 7) La mia super ex ragazza; 8) Le rose nel deserto; 9) Cuori; 10) Il mio migliore amico.
maurizio.acerbi@ilgiornale.it

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