Ecco Anastacia la regina del pop

Simone Mercurio

Freak of nature, uno scherzo della natura, così era definita da sua mamma Anastacia. La bella cantante statunitense sarà stasera in concerto al Roma Rock del Fiesta, ore 21.30, (biglietto 25 euro) nella tappa romana del suo Encore Tour 2005. Un nuovo tour europeo e un atteso ritorno in Italia in grande stile per l’esplosiva soul-pop singer.
Freak of Nature, dunque, come la cantante si è anche autodefinita nel suo secondo disco, quello della consacrazione, uscito nel 2001. Bionda, viso angelico, minuta, ma con una voce così black che si fa fatica a credere si tratti di una appena trentenne bianca purosangue. Prorompente e autoironica dunque: «Sono uno scherzo della natura – ha detto - perché la mia immagine non rispecchia il mio modo di cantare ma mi piace l’idea che molti dei miei artisti preferiti siano stati dei freak, degli anticonformisti e questo mi ha dato coraggio». Non ama le etichette Anastacia, nata a Chicago ma newyorkese d’adozione, così come le categorie imposte dalla critica o i generi in cui le case discografiche sono solite incasellare i loro artisti. Ama, invece, la musica, quella più viscerale, quella che interpreta con una voce grintosa, potente e ricca di sfumature blues. Il pubblico le ha dato ragione subito, riconoscendo immediatamente l’alto potenziale emotivo del suo esordio discografico nel 1999 con Not That Kind, un disco che venduto 5 milioni di copie. E, per una volta, anche la critica più esigente si è ritrovata concorde nel definirla la promessa più interessante emersa dagli Usa negli ultimi anni.
Una persona, prima ancora che un’artista, una giovane donna che ha sempre lasciato che le lezioni della vita la guidassero e così fa ancora. Così è stato nella sua battaglia vinta con il morbo di Crohn che le venne diagnosticato a tredici anni. Così è stato anche nel 2003 quando Anastacia fu costretta ad una prolungata assenza dalle scene causata da una lunga (e fortunatamente vittoriosa) lotta contro un tumore al seno. Dopo il lungo stop, adesso la voce e la verve carica di sensualità della cantante è tornata da marzo di quest’anno con un disco che si intitola semplicemente Anastacia, dove appaiono musicisti del calibro di Dave Stewart, ex Eurytmichs, Pat Leonard (Madonna) e Dallas Austin (Tlc).

Il primo singolo estratto è stato Left outside alone per un disco che la cantante ha voluto testardamente intitolare solo con il suo nome quasi a sottolinearne il significato dal greco «colei che crescerà ancora». Un titolo che è già una promessa. Mantenuta.

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