Ecco come la bellezza non va buttata via (soprattutto nei rifiuti)

Il bello e nient'altro non risuona più. E se è dissonante è meno bello. Perciò l'edizione Cosmoprof Worldwide di quest'anno, il salone dedicato alla cosmesi in collaborazione con Cosmetica Italia, che si svolge a Bologna da domani a lunedì, abbraccia una filosofia etica: senza sostenibilità non vi può essere bellezza. Sì ai trucchi e agli anti-aging di ultima generazione purchè si rispetti l'ambiente. Che è come dire: il nostro rispettabilissimo desiderio di sentirsi giovani e belle (o belli) non si tramuti in spazzatura. Non vada ad accrescere quel fardello non smaltibile da lasciare in eredità alle generazioni future. Fino all'anno scorso lo spazio green del salone era esclusiva del padiglione 21N. Oggi è «verde» l'intera kermesse. L'industria dei cosmetici si impegna ormai in toto a utilizzare fonti di energia rinnovabili, a ridurre l'impatto dei processi di lavorazione e a riciclare gli scarti di produzione. E Cosmoprof è attenta a sensibilizzare le aziende espositrici dando l'esempio. Così l'intero quartiere fieristico è stato ristrutturato in modo da sfruttare la luce naturale; gli allestimenti sono realizzati con materiali riciclabili e usando meno tinture e vernici e si promuove l'economia circolare, tra BolognaFiere e le aziende del territorio.

Fra le iniziative a tema si distingue Cosmoprime dedicato al futuro della profumeria. Qui sono esposti prodotti realizzati con ingredienti di origine naturale, dalle formulazioni innovative come tè o vino, agli ingredienti utilizzati in campo alimentare fino agli estratti di erbe propri della medicina orientale.

Previsti anche seminari sul tema dell'impatto ambientale. La società di consulenza WGSN analizzerà la cosmesi green da un duplice punto di vista, quello del consumatore e quello dei produttori. Perchè se la sostenibilità è un elemento imprescindibile nel processo di creazione di un'azienda, è altrettanto vero che i consumatori sono sempre più informati, pretendono etichette trasparenti e tocca loro il vero lusso, quello di scegliere. Dopo aver coinvolto gli espositori in un concorso per premiare i processi più sostenibili, «Impact for Beauty» organizzata da Cosmoprof e Sparknews presenterà i sei progetti più innovativi, analizzandone l'impatto ambientale, sociale ed economico. Eccoli i sei brand: Naifcare, Le Parfum Citoyen, Madara Cosmetics, O'Right, Davines Group e IMA Spa. Un workshop sarà dedicato all'industria svedese «The Scandinavian Trend: innovations, technologies and new cosmetic ingredients» da sempre attenta alle materie prime e alle formulazioni. E che dire dei prodotti? Una volta i cosmetici naturali si trovavano solo in sporadici punti vendita di alimentari bio, oggi sono tra i più ricercati ovunque, dai supermercati alle farmacie ai saloni professionali ai centri spa. Perfino sui canali online grazie ai giovanissimi.

Cosmopack è il salone dedicato al confezionamento che, nel padiglione 19 presenta il progetto The Cosmopack Factory: sono mostrate tutte le fasi del processo produttivo dello shampoo «No.CO» (No-compromise). Grazie alla formula innovativa sono presenti solo elementi di origine naturale, sostanze miscelate in modo da rendere No.CO un detergente «water save», per eliminarlo è sufficiente un terzo della quantità di acqua solitamente usata in fase di risciacquo dei capelli. La confezione è realizzata con un polimero riciclato al 100% sul quale è calcolata l'impronta ambientale. Il polimero garantisce trasparenza, lucentezza e resistenza. Tutta la plastica recuperata in fiera torna a nuova vita grazie alla tecnocologia che ha reso possibile il polimero di No.CO.

La protezione dall'inquinamento atmosferico anima invece l' azienda Elgon Green che ha messo a punto prodotti per capelli a base di proteine vegetali estratte dalla pianta del Baobab.