Elezioni Regionali 2018

Ecco chi è Massimiliano Fedriga, neo governatore del Friuli Venezia Giulia

Si è laureato in Scienze della comunicazione e ha conseguito un Master in gestione e analisi della comunicazione

Ecco chi è Massimiliano Fedriga, neo governatore del Friuli Venezia Giulia

Massimiliano Fedriga, classe 1980, della Lega, è il neo governatore del Friuli Venezia Giulia. È nato a Verona e cresciuto a Trieste, dove ha completato gli studi. Ha 37 anni ed era il più giovane dei candidati in lizza. Si è laureato in Scienze della comunicazione e ha conseguito un Master in gestione e analisi della comunicazione. Nel 1995 si iscrive alla Lega Nord con il consenso dei genitori perché ancora minorenne. La sua carriera politica vera e propria inizia nel 2003, quando viene nominato segretario provinciale della Lega a Trieste. Cinque anni dopo, nel 2008, diventa deputato per il Carroccio e inizia l'avventura romana. Nel 2011 viene proposto dalla Lega Nord, che si presenta indipendente dal centrodestra, come candidato sindaco a Trieste (6,26% di preferenze).

Nel 2013 viene rieletto deputato a Roma. L'8 luglio 2014 diventa capogruppo della Lega Nord alla Camera e il 28 settembre successivo segretario della Lega Nord Friuli Venezia Giulia. È stato rieletto alla Camera per la Lega alle politiche del 4 marzo. Alle Regionali del Friuli Venezia Giulia si presenta come candidato alla presidenza per il centrodestra, supportato da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Autonomia Responsabile e Progetto Fvg. Fedelissimo di Matteo Salvini, il suo programma punta su città e periferie più sicure, attraverso un maggiore presidio delle forze dell'ordine sul territorio; ad avversare un'immigrazione incontrollata; a stipulare un patto strategico con le aziende per incentivare l'occupazione; a un sistema sanitario più efficiente riorganizzando la rete di servizi a partire dai bisogni del paziente, con orari estesi e una migliore gestione delle emergenze.

Tra gli obiettivi anche la necessità di lavorare per una maggiore autonomia locale, aumentando il peso regionale nella gestione delle risorse, ponendo attenzione sulla tutela dell'identità dei territori e valorizzando gli enti locali.

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