Ecco chi sono i campioni del «low cost»

Ecco chi sono i campioni del «low cost»

da Milano

Centesimo su centesimo, è il caso di dirlo, Michael O’Leary, l’amministratore delegato di Ryanair, è diventato uno degli uomini più ricchi d’Irlanda: il suo patrimonio è stimato 636 milioni di euro. Fare i soldi con una low cost è quasi un paradosso. Ma i soldi O’Leary li ha fatti fare anche ai suoi soci: la compagnia, che ha sempre macinato utili, è quotata alle Borse di Dublino, Londra e di New York. E proprio in Borsa ci s’imbatte in un’altra notizia che ha del surreale, perchè la società capitalizza (cioè vale) più di British Airways, una delle più grandi e antiche compagnie aeree del mondo: 8,34 miliardi di euro che si confrontano con i 7,01 di British. Nessuno direbbe che questo manager-burlone (non esita ai più curiosi travestimenti pur di finire sui giornali a scopi pubblicitari) in precedenza era un composto commercialista, entrato come consulente fiscale nella piccola compagnia fondata nel 1985 da quel Tony Ryan scomparso solo dieci giorni fa. Ryan aveva avviato un collegamento Dublino-Londra con un aereo da 15 posti e un investimenti che oggi sembra ridicolo: 50mila euro. O’Leary applicò il modello americano della Southwest e il successo fu clamoroso: nel 2006 la compagnia ha trasportato oltre 40 milioni di passeggeri, che saranno più di 50 nell’anno in corso. È la prima low cost europea, seconda al mondo; per numero di passeggeri è anche la seconda compagnia operante in Italia dopo Alitalia. Oggi la maggioranza appartiene proprio a O’Leary.
Seconda in Europa e terza al mondo con 33 milioni di passeggeri nel 2006 è Easyjet, fondata dieci anni dopo, nel 1995, da un greco naturalizzato a Londra, Stelios Haji-Ioannou, che, comprensivo col prossimo, si fa chiamare da tutti col solo nome di battesimo. La compagnia è tuttora in gran parte della sua famiglia e lui, oggi 40enne, da tempo ha affidato la gestione ai manager. Stelios ha creato Easyjet quando aveva 28 anni; ma a 25 aveva già fondato una compagnia di navigazione. È quotato in Borsa, a Londra, dal 2002, e ha voluto esportare in altri settori il modello low cost. Le sue società «Easy» oggi sono 17, a vanno dall’autonoleggio, ai cellulari, ai cinema, ai bus; e poi easyInternetcafè, easyPizza, easyMobile, easy Music...


Le compagnia low cost sembra siano giovani non solo per l’età media dei passeggeri, ma anche per quella dei fondatori e dei manager: Carlos Muñoz ha 38 anni e a 33 ha fondato a Madrid la Vueling, la più dinamica low cost spagnola, frutto dei suoi studi di business negli Stati Uniti. La sua sfida è fare la low cost che ai biglietti economici unisca servizi da compagnia tradizionale.

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