Ecco la Dottoressa Stranamore: «Seguirò la lezione di Castagna»

Emanuela Folliero al timone della popolare trasmissione

Ferruccio Gattuso

da Milano

«Le buste che ci giungono in redazione sono indirizzate alla Dottoressa Stranamore. È il segno che non solo Alberto, ma lo stesso pubblico vedeva e vede in Emanuela la degna erede alla guida della trasmissione». L’investitura è della storica ideatrice di Stranamore, Fatma Ruffini: Emanuela Folliero è il volto giusto per riportare nelle case degli italiani il programma che Alberto Castagna, fino alla sua improvvisa morte nel marzo dell’anno scorso, aveva condotto. Stranamore giunge - da stasera su Rete 4 in prima serata per dieci puntate - alla sua dodicesima edizione.
Certo, Emanuela Folliero ha tutto perché il pubblico fedele approvi, e perché anche lo spettatore casuale interrompa lo zapping su Stranamore: sensuale e materna, piace ai giovani e ai meno giovani, insomma ha quel sex appeal trasversale che con lo share fa buona squadra (le aspettative sono dell’8 per cento). Tanto più che accanto a sé, la celebre (e parodiata) presentatrice dei Filmissimi avrà un terzetto scientificamente studiato a tavolino - i cosiddetti inviati - per ampliare la propria platea: Alessia Mancini, ex letterina di Passaparola e concorrente 2005 della Talpa, Costantino Vitagliano, adone catodico se mai ce n’è uno, e Michael Reale, attore protagonista di Vivere, dovrebbero guardare negli occhi, attraverso la tv, i giovani di entrambi i sessi e i meno giovani con la passione per le storie di cuore. «Perché la gente cerca disperatamente storie d’amore - rincara un’energica Ruffini - e lo si può vedere dai tanti programmi figli di Stranamore che fanno fortuna in tv. Stranamore è la madre di tutti i format del cuore, è il primo reality show. E vedendo i molti replicanti prima mi arrabbio, poi provo soddisfazione».
Due giorni fa, la prima registrazione di Stranamore: la Folliero, a fine programma, a ringraziato Castagna e la commozione in studio era evidente sui volti di tutti. «Cercherò di ricordarmi i consigli di Alberto - ha spiegato la conduttrice - Mi diceva di essere naturale e di predispormi con animo comprensivo verso le storie della gente che si rivolge al programma come l’ultima chance per rimettere in carreggiata una storia d’amore e un rapporto importante. Storie sempre diverse, e che regalano colpi di scena».

Dopodiché, commozioni e pianti in carrellata, «dalle storie semplici per i giovanissimi, a quelle più complesse, talvolta veri e propri spunti per delle sceneggiature cinematografiche». Ma i maligni tengano a freno la lingua: «Le storie - conferma Emanuela - sono tutte vere». Ci sono donne alle quali è impossibile dire di no.

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