Ecco dove la Liguria metterà i duemila profughi

Ecco dove la Liguria metterà i duemila profughi

L’«invasione» di profughi (o clandestini) non si è ancora vista da queste parti, ma, in previsione, visto il piano messo a punto dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, la Regione Liguria ha avviato le procedure per organizzare l’accoglienza di immigrati provenienti dal Nord Africa. Lo conferma il presidente Claudio Burlando, precisando che qui potrebbero arrivare circa 2mila persone, da distribuire in tutto il territorio: «Crediamo opportuno dividerli in piccoli gruppi, nelle 4 province e nel Tigullio - sottolinea l’assessore Lorena Rambaudi - ma ne parleremo con la prefettura che, invece, preferirebbe concentrali in pochi centri». Aggiunge Burlando: «Diciamo al ministro Maroni di scegliere lui chi mandarci. Crediamo però che non sia necessario creare dei Cie, i centri di identificazione ed espulsione. Non servono». L’assessore Rambaudi annuncia intanto che sono già attivate le reti di volontariato, a cominciare da Caritas, Cri e Arci, mentre diversi Comuni hanno annunciato disponibilità all’accoglienza: Albisola Superiore, con 50 posti, Savona, Albenga e Finale Ligure (che ne ha annunciati una trentina).

Resta da risolvere l’equivoco fondamentale: si tratta di profughi, in fuga dai conflitti, che è giusto accogliere, o di clandestini che, a norma di legge, devono essere espulsi? Se le persone che arrivano adesso, come riconosce puntualmente Burlando, arrivano dalla Tunisia (dove non c’è guerra in corso) non si dovrebbero accogliere stabilmente sul nostro territorio. Diverso, ovviamente, il discorso per quanto riguarda i minori che sbarcano in Italia non accompagnati da parenti: per loro - lo ribadiscono anche Burlando e Rambaudi - si dovrà trovare comunque un’accoglienza idonea.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica