Ecco le droghe «legali» che si trovano in negozio

da Roma

Aumentano temporaneamente le potenzialità cerebrali e migliorano le capacità di apprendimento, ma provocano anche visioni allucinogene ed emozioni «pericolose». Sono le «smart drugs», le definite «droghe furbe» perché non perseguibili dalla legge, ma disponibili sugli scaffali dei cosiddetti «smart shop» sottoforma di bibite energetiche, pillole, gocce o erbe aromatiche. In Italia questi negozi sono circa un centinaio. Ma nel mondo hanno un giro di affari a molti zeri, con fatturati che toccano il miliardo di dollari l’anno.
I dati sulle «smart drugs» sono stati diffusi ieri, a Roma, dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in occasione di una conferenza sulle tossicodipendenze. E proprio alle «droghe furbe», il cui abuso è in costante aumento, soprattutto fra i giovani, l’Iss ha dedicato un libro che raccoglie e classifica tutte le sostanze pericolose. Pur essendo dannose per la salute delle persone, infatti, le «droghe furbe» non sono presenti nelle tabelle legislative che proibiscono l’uso di alcune sostanze stupefacenti e psicotrope, poiché i loro principi attivi non sono riconosciuti.
Il pericolo però non arriva solamente dagli «shop», ma anche da internet, visto che è molto attivo anche l’e-commerce, un modo che permette di acquistare il prodotto preferito mantenendo la privacy più assoluta.
Il libro realizzato dall’Iss, su incarico del ministero della Salute e dei Nas, sarà presentato oggi durante la seconda giornata della conferenza sulle tossicodipendenze nella sede dell’Istituto. «Abbiamo classificato 25 sostanze - ha spiegato Enrico Garaci, presidente Iss - e le abbiamo analizzate sia dal punto di vista chimico-fisico che farmacotossicologico».
I consumatori abituali sono i giovani che le assumono in discoteca o nei rave-party, ma non solo. Anche adulti 40-60enni, infatti, si sono recentemente avvicinati a queste «droghe legali».
«È un fenomeno fortunatamente ancora circoscritto - ha concluso Garaci - ma è importante non sottovalutarlo e per questo motivo distribuiremo il libro a tutti gli operatori, con particolare riguardo ai pronto soccorso e ai Centri antiveleni, affinché si individui più facilmente la natura di un’eventuale intossicazione».
Una realtà nuova, tanto che spesso è molto difficile diagnosticare le intossicazioni determinate da queste sostanze.

«Il fenomeno delle tossicodipendenze - ha affermato Garaci - è adesso più insidioso, in quanto si è allargato il mercato delle sostanze e quindi ci possiamo trovare non pronti a dare una risposta adeguata. È il caso delle smart drugs, di quelle sostanze cioè che hanno o vantano proprietà psicofisiche e sono di libera vendita».

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