Ecco il Gp di Roma «Ma senza Cavallino non si può correre»

L’obiettivo è far sentire il rombo dei motori della F1 ai romani già nel 2012. «Si può fare», dice il senatore del Pdl Andrea Augello che ha curato lo studio di pre-fattibilità commissionato dal sindaco Alemanno. Il circuito del Gp di Roma c’è già: location la zona nord dell’Eur, che può offrire testimonianze dell’architettura razionalista, 4.669 metri la lunghezza con una velocità media di 177 Km/h. Allo studio l’ipotesi di un asfalto ecologico che produca energia al passaggio delle auto.
«Hermann Tilke, il progettista di Ecclestone e della F1, visitando a piedi quello che sarà il tracciato, è rimasto 45 minuti sotto il Palazzo della Civiltà e del Lavoro e poi mi ha detto: “È il circuito più bello del mondo”», ha raccontato con orgoglio Maurizio Flammini, presidente di Federlazio e Fg Group e promoter del progetto. Come annunciato da Alemanno, il prossimo passo sarà la costituzione del comitato promotore per la candidatura.
Il Gp nella Capitale garantirà numeri importanti: oltre un miliardo di euro all’anno di ricaduta economica sul territorio nazionale, 160 milioni di investimenti privati per la prima edizione, 9.800 nuovi posti di lavoro, 1.300.000 presenze, 18 paesi coinvolti nell’offerta turistica, 33 mesi di promozione sul web.

E sulla questione Ferrari, che potrebbe non iscriversi per protesta contro le nuove regole per il 2010 volute da Mosley, Alemanno dice: «Non possiamo fare un Gp a Roma senza la Rossa. Sono assolutamente convinto che quando si correrà a Roma la Ferrari sarà in pista, perchè come mi ha detto più volte il presidente Montezemolo, non vede l’ora di correre qui e vincere».

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