Ecco i 48 nomi della lista Pdl Dieci donne, tanti i promossi

Una squadra con tre «punte». Capolista Silvio Berlusconi, dietro di lui il vicesindaco Riccardo De Corato che nel 2006 con 8.603 voti fu già il secondo più votato dopo il leader, e al terzo posto il capogruppo Giulio Gallera. Il Pdl ha chiuso ieri la lista per le comunali, e dopo una testa di punta l’elenco dei 48 prosegue con assessori e consiglieri uscenti in ordine alfabetico e con le new entry, dalla b (di Antonella Beretta) all v (di Valentin Valdman, promosso dalla zona 1 a Palazzo Marino). Ieri all’ora di pranzo l’ultima limatura a casa del sindaco Letizia Moratti. Intorno al tavolo i colonnelli del partito Mario Mantovani, Ignazio La Russa, Luigi Casero, Maurizio Lupi e Roberto Formigoni, che ha lasciato per primo la riunione dopo un’ora. Il presidente della Provincia Guido Podestà è arrivato invece quando l’incontro (o piuttosto scontro) era già stato esteso alla Lega sulla spartizione delle presidenze di zona. Discussione chiusa con una fumata nera e la decisione finale rinviata a lunedì, visto che il Pdl vorrebbe assegnare al Carroccio i due parlamentini considerati più deboli (la zona 5 oggi in quota Cl e la 9 in mano al centrosinistra) e imporne una terza. Ma i leghisti Matteo Salvini, Igor Iezzi e Alessandro Morelli hanno puntato i piedi sulla divisione una a una delle due partite più ostiche e la scelta almeno della terza zona.
La lista dovrebbe essere pubblicata sul sito internet del Pdl Lombardia solo questa mattina, e già alle 14 da piazza san Babila partirà la raccolta delle 1.500 firme necessarie, presente l’onorevole Giorgio Straquadanio e per evitare ricorsi «arruolati» i cancellieri del tribunale. Bocche cucite ieri all’uscita dall’incontro sui nomi, «per noi è chiusa ma la inviamo a Roma e attendiamo il via libera nazionale». Ma i giochi sono praticamente fatti. E l’elenco Pdl conta con il sindaco altre nove donne: riconfermate Barbara Bianchi Bonomi e Carola Colombo, promosse dai consigli di zona Antonella Beretta, Benedetta Borsani, Cristina Crupi e Claudia Ferrari, entrano Matilde Leonardi, dirigente medico dell’Istituto Besta e coordinatrice di diversi progetti europei su disabilità, salute e neurologia, la presidente dell’associazione giovanile 1535 Silvia Maltoni e la ricercatrice Daniela Jabes. Tra le new entry Giovanni Mola, sindacalista del Coces dei Carabinieri, il tassista Ciro Pica, il portavoce della Comunità ebraica Guido Jarach, il vicepresidente dell’Ordine dei commercialisti Luigi Pagliuca.
A sorpresa resta fuori dalla lista il consigliere e vicepresidente dell’aula Stefano Di Martino, ex An, incerto fino a ieri sera ma confermato Vincenzo Curia e correranno con il Pdl il repubblicano Franco De Angelis che sedeva nel gruppo misto e Claudio Santarelli che nel 2006 entrò in consiglio come eletto della Lista Moratti. Rinuncia a Palazzo Marino ma ambisce a una presidenza di zona Alessandro Fede Pellone. Per superare la regola dell’incompatibilità fissata dal coordinatore Mantovani, Vincenzo Triscari ha firmato invece la disponibilità a dimettersi dal cda dell’Aler in caso di elezione ed è tornato in corsa per le comunali. Potranno mantenere invece i ruoli che ricoprono in aziende partecipate sia Mascaretti (Milano Metropoli) che De Pasquale (società Expo) e Osnato (Aler). Fuori come già annunciato il consigliere ed ex assessore Guido Manca.
Esclusi dalla lista i nomi degli assessori Maurizio Cadeo e Bruno Simini, anche il futuro da vice e presidente di Amsa che è stato prospettato per loro al momento è tutt’altro che scontato.

La Finanziaria prevede che chi ha amministrato un Comune non possa amministrare una partecipata al 100 per cento dello stesso Comune almeno per tre anni, e il parere di compatibilità ai ruoli richiesto ai legali non sarebbe esaustivo. Ma «siamo fiduciosi - afferma Mantovani -. Amsa è una partecipata di A2A alla quale il Comune partecipa a meno del 50 per cento».

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