Un coup de foudre che è diventato amore. Brian Eno vede per la prima volta una scultura di Mimmo Paladino molti anni fa a Colonia. Rimane colpito da quellopera, tanto grande che gli sembrava possedere una propria musicalità. Racconta di essere rimasto per ore fermo a guardarla, prima di decidere di approfondire la conoscenza di questo artista.
La prima collaborazione è di dieci anni fa a Londra. Ora invece questa mostra appena inaugurata presso lAra Pacis. Un luogo suggestivo. «Io amo lItalia. Invitatemi presto a lavorare di nuovo qui» commenta il musicista britannico. E come dargli torto; non a tutti infatti è data la possibilità di pensare unopera site specific, da realizzare con uno degli artisti italiani più importanti, e per di più allinterno di un luogo così pieno di storia. LAra Pacis, riaperta al pubblico da soli due anni, dopo i lavori di ristrutturazione di Meier, ospita unopera darte maestosa ma allo stesso tempo discreta. Mimmo Paladino ha sistemato, allinterno del piano inferiore, una serie di lavori, tra i quali delle scarpe poggiate sui muri, una installazione dal titolo Treno e poi ancora sculture appoggiate al muro. E ancora un albero, privo di foglie, e poi una installazione dipinta sul muro della stanza centrale, posta esattamente sotto lara. Paladino ha creato quasi un percorso ideale, del quale non si deve cercare necessariamente di comprendere il significato. Non ci sono elementi archetipici da decrittare. Il treno, che sembra piuttosto un deposito di un museo archeologico, non sottende nessun significato mistico. Ci sono oggetti, parti di corpi di uomini, utensili. Elementi tipici del vivere quotidiano. Le medesime figure le troviamo sul muro, questa volta con il volto posto di spalle agli spettatori, quasi a voler testimoniare una vergogna, o piuttosto la necessità di non volersi mostrare. La mostra, che dovrebbe essere visitata nel più totale silenzio, vive dellassenza di luce diretta ma soprattutto di una musica creata apposta da Brian Eno per loccasione. In ogni angolo si può ascoltare qualcosa di unico, irripetibile. Perché nessuno suono è simile allaltro, e in ogni singolo istante la musica cambia. Nessuno spettatore quindi potrà avere lo stesso tipo di percezione di un altro, ma ognuno vivrà un momento senza pari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.