Roberto Bonizzi
da Milano
Cinque anni di pazienza. Poi il treno si chiamerà Tav: 888 chilometri di strada ferrata ad alta velocità. Una rete che collegherà Torino a Napoli, passando per Milano, Bologna, Firenze e Roma. Tempi di percorrenza abbattuti: 4 ore e 45 minuti contro le 7 e 40 attuali. Oltre 66 milioni di passeggeri potenziali allanno. Tanta efficienza ha un costo e sarà pagata con aumenti del 67 per cento dei biglietti. I cantieri sono già aperti, lopera già finanziata con 26 miliardi di euro. La Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con luniversità Liuc di Castellanza e la società di ricerche Clas, ha presentato ieri unanticipazione dellindagine che analizza limpatto socio-economico del «serpentone» ferroviario.
Cinque tratte diverse. Una è già esistente e funzionante. La Firenze-Roma, 254 chilometri in totale, risulta solo da adeguare ai nuovi standard della Tav. La Milano-Torino è in fase avanzata, ma è divisa in due tronconi. Da Novara al capoluogo piemontese (87 km dei 125 complessivi) i lavori sono solo da ultimare, all88 per cento già finiti. Per le Olimpiadi invernali, a febbraio dellanno prossimo, questa parte sarà operativa. Mentre il percorso restante, in cui si sono appena aperti i cantieri, sarà operativo dal 2009.
Da Milano a Bologna sarà possibile viaggiare ad alta velocità dal 2007, a oggi sono già state completate il 68 per cento delle opere sui 180 chilometri che dividono le due città. Molto più complessa la realizzazione della linea che unisce il capoluogo emiliano a Firenze. È il tratto più breve, quello a cavallo della dorsale appenninica. Più di 70 chilometri, il 93% del progetto, saranno in galleria, una scelta per ridurre limpatto ambientale dellopera, che sarà completa nel 2008. Stessa scadenza per la Roma-Napoli, 205 chilometri già realizzati al 90 per cento.
Un sistema complesso, che guarda allestero. «Se alle linee in via di completamento in territorio italiano - dice Roberto Zucchetto, responsabile dellarea economica del gruppo Clas - si aggiungono le linee in fase di realizzazione in Svizzera e la progettata linea del Frejus, il quadro è completo. Milano, in questo modo, diventerà la capitale dei trasporti dellEuropa meridionale». Un ruolo centrale con un ingresso giornaliero stimato in 19 milioni di persone, che potrebbero raggiungere Milano in meno di tre ore di viaggio. Massimo Sordi, vice presidente della Camera di Commercio, tratteggia unanalisi del futuro. «È vero che i biglietti saranno più cari. Ma si vedranno i benefici in termini di comodità e costo energetico. Ma non solo. Il sistema ferroviario completato - spiega Sordi - avrà un impatto positivo sul turismo, sulle attività legate alle persone, su quelle a supporto delle merci, sul mercato immobiliare, del lavoro, sullambiente, sulla qualità della vita».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.