Roma - Quando esce sulla passerella dell’Auditorium a fine sfilata, con il suo microabito rosso-scozzese, sembra proprio una ragazzina che ha toccato il cielo con un dito. Ed è proprio così, perché Kira Plastinina è diventata a 15 anni la baby-stilista più famosa della Russia e ora ha coronato il sogno di presentare la sua collezione a Roma. «Sono emozionata e felice - dice, ricevendo il premio speciale per i giovani dal vicesindaco Mariapia Garavaglia - perché amo tanto la moda italiana e questa città, dove volevo tanto realizzare la mia prima sfilata all’estero».
Qualcosa di speciale era scritto che Kira lo facesse, anche perché è nata il primo giugno come Marilyn Monroe. Da bambina disegnava i vestiti che voleva indossare insieme ai cavalli, sua seconda passione. Poi, papà Sergej Plastinin, cofondatore di una delle più grandi compagnie alimentari del Paese, la prima holding russa quotata in borsa a New York, con un fatturato di 400 miliardi di dollari l’anno, ha preso sul serio la sua idea di diventare stilista. Kira ha incominciato a lavorare sul serio, continuando a frequentare la scuola angloamericana e presto, molto presto, ha sfondato. Il 2007 è stato il suo anno fortunato: ha lanciato la prima linea di abbigliamento; il 14 marzo ha portato in passerella a Mosca la collezione; ad ottobre ha partecipato alla Fashion week della capitale russa, con Paris Hilton arrivata apposta da Los Angeles per applaudirla; la rivista Glamour le ha dato il premio Woman of the Year, categoria Rivelazione; è diventata stilista ufficiale del popolare reality show tv Star factory (una sorta del nostro Amici) e come tale idolo delle teenager. Carriera fulminante, la sua. E si ritrova già con 40 megastore in Russia, Ucraina, Kazakistan, inaugurati da celebrities come la popstar britannica Jamelia, mire di espansione in Europa e negli Usa e un fatturato da 20 milioni di dollari. Ora, vuole frequentare la prestigiosa St. Martin’s School di Londra.
A Roma è arrivata con l’aereo privato di papà e un carico di valigie griffate Louis Vuitton, accompagnata da mamma Tatiana e con al seguito uno stuolo di giornaliste russe di moda e chili di caviale da regalare agli ammiratori. In prima fila alla sfilata c’era anche Boris Netkin, il Bruno Vespa della tv russa. A preparare lo sbarco nella capitale è stata Fiorella Galgano, presidente dell’associazione StilepromoItalia che promuove il made in Italy e l’interscambio di fashion con gli altri Paesi.
In passerella Kira ha stupito tutti, con una collezione fresca, ironica e stuzzicante, che gioca sui contrasti, tra romantico, dark e sportivo-chic: micropiumini di vernice coprispalle, gilet argento, abiti grembiule con bretelle su canotte di rete nera, larghi pantaloni a sbuffo, minigonnelline con righe laterali di paillettes, corpini lucidi su grandi corolle di tulle a strati sovrapposti, maxiborse di vernice nera o fucsia con tracolle di anelli e scarpe vivaci. L’amore per l’equitazione ispira t-shirt con teste di cavallo dal fiore in bocca ricamate di paillettes, cup neri e fermagli dorati delle bretelle a forma di ferro di cavallo.
Quest’anno, ad AltaRoma è il momento delle russe. Giovedì all’Auditorium sfilerà anche Yulia Yanina, molto amata dalla business élite moscovita. Per lei è la seconda volta a Roma, dopo gennaio: 35 anni, 15 di alta moda, 100 clienti-vip russi e 15 europei, comprese Stephanie di Monaco, Nadine Rotschild e Vittoria Roya-Surdo, dall’anno scorso fa anche un prêt à porter di lusso.
La sua testimonial sarà Miss Universo 2002, la russa Oxana Fedorova: ex poliziotta che ama la pistola e il biliardo, ha rinunciato al titolo dopo soli 4 mesi. Ufficialmente, per laurearsi ma forse per amore. La stampa russa ha molto parlato della sua amicizia con Valdimir Putin e ora fa la presentatrice tv.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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