Ecco come l’Anno Santo fa bene al buonumore

Si ricompatta la coppia Laganà-Cruciani per la commedia «Naftalina» ambientata a Roma nel 1983

Hanno dato vita negli anni Novanta a una delle coppie più divertenti del teatro e della tv (gli inizi col gruppo de La Zavorra e poi Un altro varietà e Cinema che follia, gli spettacoli televisivi diretti da Antonello Falqui) e dopo esperienze artistiche differenti, Paola Tiziana Cruciani e Rodolfo Laganà hanno deciso di tornare insieme sulla scena a cinque anni da Cose di casa. Succede in Naftalina, divertente commedia ambientata nel 1983 in pieno Anno Santo straordinario. Un appartamento del quartiere Prati, un campionario di varia umanità e le storie di tutti i giorni per ricordarci «come eravamo». C’è Rita (Paola Tiziana Cruciani), la padrona di casa, che dopo la morte del marito, un fantino nano, affitta le stanze per sopravvivere e sogna a occhi aperti la sera davanti a Uccelli di rovo, c’è un eccentrico prete sbucato da Valmontone (Rodolfo Laganà) che forse non è quel che sembra, c’è la futura nuora di Rita (Chiara Francini) che scopre i piaceri del sesso col fidanzato lontano in Libano, c’è un indaffarato giapponese (Guo Qiang Xu) e c’è un tassista abusivo polacco (Stefano Messina, anche regista) e tuttofare.
Altarini con frustini e peccati capitali, cognate arpie e canzoni d’epoca (con l’entrata in scena di Laganà in tonaca sulle note di Vita spericolata di Vasco Rossi), tarocchi e baci della buonanotte, pillole di filosofia, l’arresto di Tortora e lo scudetto della Roma.
Scritto dalla Cruciani, Naftalina regala un’ora e mezza di autentico divertimento d’epoca tra amarcord e bonarie prese in giro che ci riportano a una comicità d’altri tempi, mai volgare e senza voglia di stupire a ogni costo.


Affiatatissimi («Sono 26 anni che la sopporto» ci ha detto scherzando Laganà prima dello spettacolo), complementari e in gran forma, i due protagonisti tengono la scena a meraviglia in un gioco teatrale di ammiccamenti e complicità che strappa l’applauso e la risata sincera (come nell’irresistibile siparietto con gli eccitati protagonisti davanti alla tv che trasmette in piena notte film a luci rosse).
Dopo le repliche al Manzoni (fino al 16 aprile), lo spettacolo approderà dal 18 aprile al teatro Manfredi di Ostia dove rimarrà in cartellone per tutto aprile.

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