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«Ecco la mia nuova dieta Sfruttare la chetosi (buona) per dimagrire senza paura»

L'inventore della Tisanoreica racconta l'ultimo metodo in un libro che uscirà in ottobre

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Con la sua Tisanoreica ha fatto dimagrire circa 1 milione di persone e ha trasformato l'azienda erboristica di famiglia in un'impresa internazionale con 70 dipendenti diretti e circa 200 venditori nel mondo. Gianluca Mech sostiene però di non esser diventato tanto ricco quanto famoso perché investe quasi tutto quel che guadagna in ricerca. In effetti sono innumerevoli gli studi clinici e i brevetti internazionali sui circa 200 prodotti Tisanoreica in commercio e soprattutto sul metodo di produzione che parte da un segreto custodito nella sua famiglia dal '500: la cosiddetta Decottopia. È anche vero che il giovane imprenditore veneto da anni compare sui giornali e in televisione a parlare delle sue diete e ha perfino partecipato all'Isola dei Famosi (la famosa edizione con Simona Ventura tra i naufraghi) oltre a scrivere decine di libri. Il prossimo uscirà in ottobre e sancirà l'invenzione di cui va più fiero: la chetosi buona.

Cosa significa?

«Si chiama chetosi o acetonemia quell'alterazione nel metabolismo degli acidi grassi che si manifesta dopo due o tre giorni di digiuno oppure durante una dieta priva di carboidrati. In queste circostanze l'organismo è obbligato a produrre autonomamente il glucosio necessario alla sopravvivenza e ad aumentare il consumo energetico dei grassi contenuti nel tessuto adiposo. In pratica è il segreto di quei dimagrimenti ad alta velocità che sono il sogno e l'invidia di tutti. Sono ormai 15 anni che studio questo meccanismo e ho ricevuto così tante critiche da averne quasi paura. All'inizio è stato veramente duro perché l'Italia è il Paese della dieta mediterranea, il regime più equilibrato che ci sia. Per cui la chetosi non si poteva neanche studiare. Adesso la cosiddetta cheto diet è molto in voga e io sono quello che ha più studi al mondo sull'argomento».

Perché la chetosi viene guardata con così tanto sospetto?

«Andare in chetosi significa utilizzare i grassi e non lo zucchero come fonte di energia. Però il cervello ha bisogno di zuccheri. Non potendo usare i grassi per le funzioni cerebrali, l'organismo li trasforma in molecole più piccole che si chiamano corpi chetonici e che devono poi essere smaltiti perchè a lungo andare diventano dannosi. Insomma la dieta chetogenica richiede alcune precauzioni: l'organismo deve essere in grado di controllare i corpi chetonici. Per esempio chi soffre di diabete 1 oppure chi ha gravi insufficienze renali non la può fare. È un po' come camminare. Di solito fa molto bene, ma se hai una gamba rotta o anche solo infortunata non lo devi assolutamente fare: ti fa bene il riposo».

Cosa bisogna mangiare con la cheto diet?

«Normalmente solo proteine (carne, pesce e uova) verdure verdi e grassi. Con i nostri prodotti si ha la possibilità di aggiungere i crostini all'insalata, di mangiare una pizza o una pasta. Perfino i biscotti, le praline e un sacco di dolci che non sono fatti di carboidrati e soprattutto non contengono zuccheri. Ho appena comprato una fabbrica di cioccolato nelle Marche. In America dicono che sono come Willy Wonka però non faccio ingrassare».

Ma si può davvero vivere a dieta?

«Il problema non è tanto dimagrire, quanto farlo bene mantenendosi sani e belli, con i capelli, le unghie e la pelle in ordine. Soprattutto perdendo ciccia e non muscolo. I muscoli vanno via che è un piacere, soprattutto nelle donne. È la ciccia che si smaltisce a fatica. E poi nel grasso si annidano le peggiori tossine. Per questo durante il dimagrimento bisogna assumere dei prodotti depurativi. Si rischiano seri danni buttando in circolo troppe schifezze. Gli uccelli migratori muoiono spesso per questo. Ingrassano volutamente prima di partire per avere riserve di grasso da cui attingere in volo. Durante il viaggio dimagriscono e se non riescono a smaltire bene le sostanze inquinanti ci lasciano letteralmente le penne».

Ma davvero lo zucchero è come una droga più ne mangi e più ne mangeresti?

«Senz'altro, però io farei più attenzione allo zucchero che non sappiamo di mangiare. Se vado in pasticceria e mangio una brioche magari fatta con miele biologico, alla fine non faccio grandi disastri. Il problema è quando penso di mangiare uno yogurt e invece ingoio un sacco di zuccheri. Li mettono perfino nella frutta secca ed è una vergogna: uno dice mangio due noccioline che non hanno praticamente indice glicemico e invece... Nel pane oggi c'è quasi più zucchero che farina. Da noi lo fanno per il gusto: obbiettivamente il pane dolce è più buono. A Cuba invece lo fanno per problemi economici: sono grandi produttori di zucchero e non di grano, per cui lo aggiungono all'impasto. Il risultato è che i cubani stanno ingrassando a dismisura. Siamo messi allo stesso modo con il sale: senza saperlo a quanto pare beviamo circa 2 bicchieri di acqua di mare al giorno. Zucchero, sale e grassi insieme fanno quello che dicono sinergia sensoriale e questo ti dà dipendenza».

Dunque la chetosi è buona perché consente l'uso di alcuni carboidrati e addirittura di dolci?

«No, è buona perchè non intossica, perchè non brucia i muscoli anzi li sostituisce al tessuto adiposo e perchè usa soprattutto molte sostanze vegetali proteolitiche che ci aiutano a tagliare in maniera efficiente le proteine negli aminoacidi di cui sono fatte. Lo fanno, per esempio ananas e papaya che sono tra i nostri ingredienti più usati perché così riusciamo a ottenere molti più aminoacidi dalle proteine che mangiamo. Per questo gli 80 grammi di proteine Tisanoreica dal punto di vista nutrizionale corrispondono a circa 800 grammi di filetto».

Non sono in tanti a potersi permettere una dieta così...

«In effetti la chetogenica è la dieta più costosa soprattutto rispetto a quella della riduzione calorica equilibrata con i carboidrati. Secondo me se con una cheto diet spendi meno di 16 al giorno lo fai a tuo rischio e pericolo. Insomma bisogna mettere sul piatto della bilancia quanto vuoi e puoi spendere, poi quanto sei o meno ligio alla dieta. Perché con la riduzione calorica equilibrata a volte puoi anche sgarrare, con la chetogenica non si può mai. Basta una mela per bloccare il meccanismo della chetosi anche per tre giorni di fila. Nelle mele c'è lo zucchero e per questo sono proibite in cheto diet».

E allora perché sono concesse le praline al cioccolato anche in fase intensiva?

R. «Se ne possono mangiare fino a 3 al giorno senza alterare la chetosi. Di più no».

A me è capitato di mangiarne 3 alla volta...

«Capisco, sono deliziose. Però un conto è dire io faccio la dieta chetogenica per dimagrire velocemente e bene e un altro è mangiare qualcosa di molto buono senza ingrassare. Prima di ingrassare con quelle praline lì ce ne vuole. È come con le mele: bloccano il dimagrimento chetogenico, ma non fanno ingrassare. Nessuno è mai diventato grasso con le mele. Infatti quando gli altri a fine pasto ordinano il tiramisù, io mangio la frutta».

Aggiungerebbe altro?

«Si la nostra ultima frontiera è il mantenimento: facile dimagrire, molto piu difficile mantenere i risultati ottenuti. Per cui abbiamo creato dei pacchetti da 150 Euro per chi ha raggiunto il peso forma e lo vuole mantenere. In questa cifra hai una impendenziometria refertata dai nostri medici e 150 euro di prodotti consigliati.

Gli sgarri sono ammessi, ma devono essere intelligenti».

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